Sulla falsariga di Ducati, a cui Honda sembra aver scelto di ispirarsi per quest’anno, HRC ha presentato ufficialmente la squadra 2022 in MotoGP ad un mese da un primo incontro con la stampa (a cui, nella sorpresa generale, aveva preso parte anche Marc Marquez) mentre le squadre si preparano ai test di Mandalika. Tuttavia a Sepang Honda aveva scelto di nascondere le linee della RC213V 2022 con carene (quasi) grezze, mostrando la livrea ufficiale Repsol Honda soltanto oggi.
Effettivamente la moto appare decisamente diversa rispetto al passato: oltre alle grafiche - c’è più bianco, con la scritta dello sponsor che risulta più grande e inclinata - la moto è radicalmente cambiata. La bocca dell’airbox sembra ispirata alla Yamaha YZR-M1, le alette sono più ampie e armoniose e tutta la parte posteriore ricorda la Ducati Desmosedici. Nel concreto, abbiamo già avuto modo di vederlo in Malesia, la moto sembra più efficace e semplice da guidare per tutti i piloti (obiettivo dichiarato dei tecnici) grazie ad un miglior grip al posteriore.
Nel video di presentazione, registrato prima dei test ma trasmesso oggi in diretta sui canali ufficiali HRC, i responsabili della squadra si alternano spiegando le novità su moto, squadra e obiettivi. Il primo a prendere la parola è Tetsuhiro Kuwata, Direttore di HRC che ha preso il posto di Shuhei Nakamoto nel 2016: “La moto è cambiata molto, sia fuori che dentro. Il concetto della moto 2022 è rompere il guscio, migliorare le prestazioni. Tutta la moto è diversa, abbiamo cambiato motore, telaio ed elettronica. Sappiamo che funziona e che migliora i nostri punti deboli”.
Parla poi Takeo Yokoyama, Direttore Tecnico: “Veniamo da due anni di sviluppo molto impegnativi. Stavolta abbiamo avuto molto tempo per studiare tutto nel dettaglio e abbiamo cambiato più del solito la moto. Non parlo solo della potenza, è proprio come è stata stravolta la moto. Abbiamo rivisto anche come il motore è connesso al telaio”.
Passando ai piloti invece il capotecnico di Marc Marquez, Santi Hernandez, fa una riflessione sul suo pilota: “Non è nuovo per noi lottare con un pilota che non è ancora al cento per cento. Per me non cambia nulla nell’approccio, ma partiremo meglio dell’anno scorso (quando avevano saltato le prime gare, ndr). Lui mi sembra pronto e noi anche, ci concentriamo soltanto sul lavoro per arrivare alla prima gara nella miglior condizione possibile”.
Parole che Marc Marquez commenta senza troppi compromessi, ricordando anche che nel 2022 festeggia i 10 anni con HRC: “Il mio obiettivo quest’anno è il titolo. Anche chi mi ha aiutato ad arrivare qui è stato molto sorpreso, la diplopia era difficile da gestire ma ho seguito i consigli dei dottori e tutto è andato alla perfezione. Il tempo passa veloce, festeggiamo 10 stagioni in MotoGP con Repsol Honda non l’avrei mai immaginato nei miei sogni più fervidi. Proveremo a vincere il titolo ancora”.
A questo si aggiunge l’intervento, come di consueto molto diretto, del Team Manager Alberto Puig: “Da quando Marc è venuto in Honda ha vinto il titolo. La sua carriera in Honda è stata un grande successo, è solo stata bloccata in questi anni per via dell’infortunio. Credo che se non avesse avuto il problema alla spalla avrebbe vinto altri due titoli, è la mia opinione ma ci credo. Dal mio punto di vista posso solo dire che lavorare con lui è facile, lui è molto diretto ed io anche. Sappiamo come gestirci ed è molto facile anche nei periodi più duri. Negli ultimi anni non è stato facile specialmente per lui ma anche per me e i giapponesi. Ora sappiamo che la nostra sfida non sarà facile ma siamo qui per correre e vincere il titolo”.
Poi l’ex pilota parla di Pol Espargarò e delle aspettative di Honda nei suoi confronti: “ Vogliamo che corra per vincere. Lo abbiamo messo sotto contratto per questo, non è un ragazzino. L’anno scorso ci si aspettavamo una situazione diversa, ma anche per lui non è stato facile e dal test di Misano è stato molto forte. È motivato, crediamo che lotterà per posizioni importanti. Honda sceglie così i piloti”
Dal canto suo, il più giovane dei fratelli Espargarò si dice fiducioso: “Il mio stile si basa sul grip al posteriore e la moto è migliorata moltissimo lì. La moto che abbiamo adesso mi sembra più simile alle altre, penso che durante la stagione miglioreremo ancora ma credo che in Qatar lotteremo già per posizioni più importanti”.