Dopo il finale di Valencia la Yamaha sembrava essersi liberata di un peso. Lin Jarvis e Maio Meregalli avevano finalmente potuto sganciare alla stampa un mezzo segreto (che ci fosse qualcosa di limitante nel motore 2022 della M1 lo avevano capito tutti). Gli uomini di Iwata però, una volta chiuso il sipario sull'asfalto del Ricardo Tormo, avevano rivelato come Fabio Quartararo e Franco Morbidelli fossero stati costretti a correre per tutta la stagione proprio con il vecchio motore del 2021. I problemi di affidabilità al motore 2022 (più potente del 2021) durante i test pre campionato a Mandalika avevano consigliato a Yamaha di fare marcia indietro alla vigilia della prima gara in Qatar, termine massimo per omologare i propulsori definitivi. Un giornalista francese aveva dubitato di questa versione, lanciando un'indiscrezione secondo cui era stato proprio Fabio Quartararo a scegliere di tornare sul motore 2021, poichè la specifica 2022 rendeva la M1 nervosa e scorbutica. Un'insinuazione che il Diablo aveva smentito direttamente sulle sue storie di Instagram con un eloquente "fake", riferito all'articolo del giornalista connazionale.
"Non è stato facile dire a Fabio che avremmo dovuto correre con il motore 2021", confessava Maio Meregalli sulla pitlane di Cheste. Fabio Quartararo, in una recente intervista a Speedweek, ha ripreso l'argomento svelando alcuni retroscena importanti: "Yamaha si è scusata molto con meprima dell'inizio della stagione. Dopo aver vinto il titolo mondiale del 2021, naturalmente volevo difenderlo con successo. Ma per come abbiamo iniziato il mondiale, inizialmente credevo che non saremmo riusciti a vincere nemmeno una gara". Il Diablo in realtà, dopo un avvio complicato in Qatar, è riuscito a siglare una prima metà del 2022 ad altissimi livelli, che lo ha proiettato in testa alla classifica prima della pausa estiva: "Dopo Austin mi sono detto che dovevo smettere di pensare in modo così negativo. Volevo invece concentrarmi sull'ottenere il massimo da me stesso e dal materiale che avevo in ogni corsa. Alla fine, la prima parte della stagione è andata meglio del previsto, ma poi la realtà delle cose è diventata evidente nella seconda metà di stagione". Infine il francese ha parlato di un intirigante confronto tecnico con il collaudatore Yamaha Cal Crutchlow, che quest'anno ha corso sei gare in sostituzione di Andrea Dovizioso: "Non ho molta esperienza in MotoGP, ma quando ho debuttato tutti mi dicevano che la Yamaha fosse la moto che dei sogni perché era molto facile da guidare. Invece negli ultimi tre anni il carattere della moto è cambiato molto. La M1 è diventata più impegnativa dal punto di vista fisico. Ho chiesto a Cal Crutchlow, che ha molta esperienza e conosce la Ducati e la Honda, cosa ne pensasse. E mi ha detto che la Yamaha è la moto fisicamente più impegnativa che abbia mai guidato. Almeno ha confermato che non è stata colpa mia e che le mie condizioni fisiche non sono peggiorate. Perché lavoro davvero sodo". Il vicecampione del mondo 2022 ora si attende una netta inversione di rotta da parte di Yamaha, che lo ha deluso anche negli ultimi test di Valencia. Iwata, dopo i segnali incoraggianti e i feedback positivi di Quartararo e Morbidelli nei test di settembre a Misano, pare aver fatto nuovamente due inspiegabili passi indietro. I test invernali di Sepang del 10 febbraio 2023 saranno fondamentali per schiarire le idee a piloti, ingegneri, stampa ed appassionati.