Piove sul bagnato, in casa Yamaha. In senso letterale, perché, durante la gara, proprio mentre a guidare la corsa si era ritrovato un insolito quintetto - formato da Pirro, Bradl, ma soprattutto, Crutchlow, Quartararo e Morbidelli -, la pioggia invece di calare è aumentata, contrariamente alle previsioni del team giapponese. A raccontarlo è stato lo stesso Franco Morbidelli ai microfoni di Sky nel dopo gara: “Oggi è stata una giornata tosta, le previsioni del tempo non avevano dato tutta quest’acqua e infatti pensavo che a un certo punto smettesse”. Più che sbagliare le previsioni del tempo però, in Yamaha hanno fatto quello che ci si sarebbe aspettato da una squadra in grave difficoltà, ovvero una scommessa. E, anche se non fa più notizia, il fatto che uno dei costruttori più importanti al mondo si trovi costretto a correre così, con la stessa strategia di un terzetto di collaudatori, dovrebbe far riflettere sulla situazione del team.
Audentes fortuna iuvant, diceva Virgilio. E audace è stato Morbidelli, che fino all’ultimo ha tentato l’azzardo delle gomme slick, fiducioso che la pioggia cessasse di lì a poco - e sperando, appunto, che la fortuna lo aiutasse. “Gli altri si sono fermati presto e a quel punto mi sono detto di andare avanti per vedere cosa succedeva, invece ha iniziato a piovere ancora più forte. Quando ho messo la gomme da bagnato non andavo male, ma ormai ero lontanissimo”, ha aggiunto poi il 21, che, infatti, è stato l’ultimo pilota della griglia a rientrare ai box, al settimo giro. A onor del vero, guardando i tempi, effettivamente il ritmo dell’italo-brasiliano non era affatto male, certamente aiutato da una pioggia cha ha livellato le performance di tutti. Ma se la gara - interrotta al dodicesimo giro - si fosse corsa fino al termine, molto probabilmente Franco sarebbe riuscito a finire in zona punti.
E ce lo conferma lui stesso più tardi: “Non mi trovo male sul bagnato [...]. Sono abbastanza incisivo in quelle condizioni, ma gli equilibri cambiano spesso in MotoGP”. Sotto la pioggia di Termas de Rio Hondo, infatti, Morbidelli aveva conquistato due quarti posti tra le gare di sabato e domenica, il suo miglior risultato stagionale. Il pilota Yamaha - che dal prossimo anno correrà in sella alla Ducati del team Pramac - ha poi concluso: “Speravo tanto che non piovesse più, ma è stata comunque una bella esperienza. Io ci ho creduto fino alla fine, ma non è andata bene. Abbiamo sognato per almeno due minuti”. Un sogno che si è infranto, tuttavia, al traguardo, che il 21 ha tagliato in diciassettesima posizione - per la prima volta quest’anno fuori dalla zona punti nella gara della domenica.
Un destino simile a quello dell’italo-brasiliano è toccato anche al compagno di squadra, Fabio Quartararo: “Ho provato a rimanere fuori un altro giro, la pista era bagnata, ma non pioveva forte. Appena ho iniziato il mio secondo giro ho visto chiaramente che non avrei potuto continuare perdendo posizioni. [...] Volevo provare questa scommessa, ma non ha funzionato”, ha dichiarato il francese, decimo alla bandiera a scacchi - che oggi non è stata nemmeno sventolata -, ma con un ritmo costantemente più lento di quello di Morbidelli di almeno mezzo secondo al giro. Un azzardo, quelle delle gomme slick, che dunque non ha ripagato la casa giapponese, che ora risiede all’ultimo posto della classifica costruttori, dietro perfino a Honda, altra squadra che, sebbene oggi possa sorridere per il terzo posto di Marc Marquez, naviga in pessime acque.