Domenica abbiamo visto i piltoi come non siamo abituati a vederli. L'incidente drammatico in cui è rimasto coinvolto Romain Grosjean ci ha mostrato un lato del loro carattere e una sensibilità che solitamente non vediamo. Un Charles Leclerc preoccupato, angosciato nel team radio post incidente, un Lewis Hamilton attonito, davanti agli schermi del paddock, addirittura un Daniel Ricciardo arrabbiato, per come la situazione è stata trattata dal punto di vista mediatico, proprio lui che non si arrabbia mai.
Ma, tra tutti, Max Verstappen è rimasto Max Verstappen.
Nella conferenza stampa post gara gli è stata chiesta la propria opinione sulla decisione a cui può giungere un pilota dopo aver assistito ad un incidente come quello in cui è rimasto coinvolto il francese della Haas. Lo stesso Toto Wolff, dopo una discussione con Hamilton, ha detto alla stampa: "Se Grosjean fosse uscito dalla monoposto con ferite più gravi rispetto a quelle che ha riportato, noi ci saremmo ritirati".
Una scelta che certo non condivide Max Verstappen, che ha risposto: "Perché non avremmo dovuto riprendere a correre? Se io fossi a capo di un team e un mio pilota mi venisse a dire di non voler correre dopo una cosa del genere... allora gli darei un calcio e gli direi di non presentarsi più".
Simpatico siparietto con Hamilton che, colto di sorpresa dalle parole dell'olandese, gli ha risposto: "Spero che tu non sia mai il mio capo squadra e mi dispiace per tutti quelli che diventeranno tuoi piloti in futuro".
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