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Jack Miller ufficiale in KTM con "il sogno dei 370 km/h". Intanto Ducati lo saluta con tre parole…

  • di Emanuele Pieroni Emanuele Pieroni

9 giugno 2022

Jack Miller ufficiale in KTM con "il sogno dei 370 km/h". Intanto Ducati lo saluta con tre parole…
Ducati e Jack Miller si separeranno ufficialmente a fine stagione. Ma sembra uno di quegli addii in cui nessuno dei due è pienamente convinto. Si capisce dalle parole di Miller e anche da quelle usate da Ducati per salutarlo. Ma questa è la MotoGP e a contare sono sempre e solo i risultati… e la velocità. Con Jack che, a proposito di velocità, ne ha detta un’altra delle sue…

di Emanuele Pieroni Emanuele Pieroni

La maggior parte dei piloti della MotoGP sta sibillinamente lasciando intendere che sarebbe meglio limitare un po’ la velocità delle moto. E poi c’è Jack Miller, che con la maggioranza non ci è entrato mai niente, e che, manco a dirlo, se ne esce con una posizione differente: “Sarebbe bello toccare i 370 km/h, tanto se vai a 360 o a 370 non cambia niente”. Il pilota australiano, però, adesso dovrà farlo con colori differenti, perché è di oggi la notizia del suo passaggio in KTM, nel team ufficiale, a dividere il box con Brad Binder. Niente più Ducati, quindi, dopo gli anni in Pramac e quelli nel Team Lenovo, con Miller che alla fine ha scelto di restare in una squadra ufficiale per provare a vincere un mondiale che non ha mai nascosto di sentire alla sua portata. In KTM ritroverà Francesco Guidotti e troverà una moto che per caratteristiche non è troppo diversa dalla Desmosedici, ma che da un paio di anni a questa parte sta mostrando qualche limite tecnico che gli ingegneri austriaci non riescono a superare. Sarà compito proprio di Miller, che comunque è già uno dei piloti più esperti della griglia nonostante la giovane età, aiutarli in questo.

Ma per il futuro c’è tempo. Adesso c’è ancora una stagione da giocarsi con Ducati e c’è la volontà di onorare al meglio una storia d’amore e di sport che anche nell’addio annunciato in queste ore s’è dimostrata solida e ancora forte. Sembra un paradosso, ma basta leggere le parole di Miller o anche quelle utilizzate da Ducati nel comunicato ufficiale per avere come la sensazione che nessuno dei due è pienamente convinto che salutarsi sia la scelta migliore. “Sono stati cinque anni davvero importanti per me – ha detto l’australiano - insieme a Ducati ho ottenuto diversi podi, tra cui due vittorie che non dimenticherò mai. Oltre a due campionati costruttori, un titolo a squadre e un quarto posto in campionato, la mia migliore classifica di sempre in MotoGP. Insieme al Pramac Racing Team e al Ducati Lenovo Team sono cresciuto come pilota e anno dopo anno ho sempre sentito che con loro stavo trovando la mia versione migliore. Il prossimo anno ho una nuova sfida davanti a me, ma in questo momento penso solo a finire questa stagione con la mia squadra nel miglior modo possibile. Voglio ringraziare tutta Ducati Corse, il mio team, Gigi, Paolo e Davide e le persone che hanno lavorato con me in queste cinque stagioni”.

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Parole che magari possono essere anche di circostanza, ma Jack Miller non è uno che fa della circostanza il suo stile. Parole sentite, quindi, come sentite sembrano anche quelle scelte da Ducati per un addio che suona di arrivederci e che si riassumono in tre definizioni: talentuoso, sincero, leale. “Insieme a Jack abbiamo avuto cinque stagioni molto belle, durante le quali abbiamo ottenuto risultati davvero importanti per noi – ha detto Gigi Dall’Igna - Miller è un pilota di grande talento, che ha sempre saputo interpretare molto bene la Desmosedici GP, ma soprattutto è una persona sincera e leale e abbiamo sempre potuto contare sul suo impegno. Lo ringrazio per tutto il lavoro che ha svolto per conto della Ducati, del Ducati Lenovo Team e di tutti i nostri sponsor che abbiamo avuto in questi cinque anni e gli auguro buona fortuna per il suo futuro”.

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