Forse qualcuno, tra la folla presente in griglia di partenza nel primo appuntamento dell'anno con la Formula 1 in Bahrain, lo avrà sicuramente notato: tra i tanti VIP invitato nel paddock c'era anche il presentatore inglese Jeremy Clarkson, grande appassionato di motori e di motorsport. Il britannico, ex volto di Top Gear oggi protagonista di The Grand Tour, ha smesso raccontato la Formula 1 in modo dissacrante, così come fatto per tutto nel corso della sua carriera: mostrandone sia i lati positivi che quelli negativi, prendendosela qui con i piloti, là con la FIA, là ancora con Liberty Media.
Dal Bahrain però, come spettatore VIP nel paddock, Clarkson si aspettava grandi cose. Immaginava un'esperienza unica che però non si è realizzata. A raccontarlo lo stesso presentatore inglese che ha rivelato di aver capito, ancora una volta, che la Formula 1 è uno sport che "funziona molto meglio al televisore".
Dopo una breve chiacchierata con l'ex pilota di Formula 1 e commentatore di Sky Sport UK Martin Brundle sulla griglia, Jeremy Clarkson ha infatti ammesso che quella in Bahrain non è affatto stata l'esperienza eccitante e indimenticabile che avrebbe voluto ricordare: "Prima della gara sono corso fuori dall'ascensore, sono schizzato davanti al bar e ho preso posto sul balcone mentre si spegnevano le luci sulla griglia di partenza - ha raccontato, descrivendo l'area VIP sopra i box da cui poteva vedere la gara in una posizione privilegiata - C'è stato del rumore e subito dopo un serpente di macchine è passato velocemente sfrecciando. E poi c'è stato meno rumore per un po', e poi sono sfrecciati di nuovo, e mi sono reso conto che in realtà non sapevo chi fosse nella formazione".