L'idea di scendere in pista con il numero 1 sul cupolino lo ha tentato moltissimo, ma alla fine ha fatto prevalere la scaramanzia. Joan Mir ha annunciato oggi, su Twitter, la sua scelta di continuare a gareggiare con il numero 36 sulla sua Suzuki. Il campione del mondo in carica ha spiegato di essere stato molto combattuto, ma di aver scelto di restare legato al numero di gara che gli ha portato così tanta fortuna in carriera. La promessa, però, è quella di voler essere di nuovo nelle condizioni di scegliere, magari già alla fine della prossima stagione, con Mir che, chiaramente, non ha alcuna intenzione di cedere il titolo o di vedere il numero 1 stampato su un cupolino diverso da quello della sua Suzuki.
Per Joan Mir, comunque, il numero 1 deve restare un simbolo e basta, soprattutto all’interno del box Suzuki. Il campione del mondo in carica, nella sua intervista a Marca, respinge fermamente la provocazione circa la possibilità di un trattamento diverso tra i due piloti. Va bene la rivalità, sembra essere il suo pensiero, ma non ci sarà un più e un meno. “Voglio pensare che se in questi anni non c'è stato un numero uno in Suzuki e ora continuerà a non esserci – ha dichiarato Mir - Suzuki non vuole differenziarsi, ma è chiaro che il primo anno gli eventuali pezzi unici sono andati ad Álex. Ora penso sia abbastanza chiaro a chi deve andare l’eventuale pezzo unico se non dovesse esserci la possibilità di montarne sulle due moto. Devi accettare questo genere di cose, se è stato il mio turno il primo anno, suppongo che ora sia il turno di Alex”.
Dinamiche e gerarchie nel team chiarite, quindi, per Joan Mir la vera sfida è fuori dal box. E, al momento, il vero rivale è anche fuori dal mondiale. Il maiorchino, infatti, non nasconde di voler mettere le mani su una posta ancora più alta: vincere il titolo con Marc Marquez in pista. Battendolo.
“Ho sempre pensato – ha aggiunto il campione del mondo in carica - che se avessi vinto un Mondiale MotoGP mi sarei rilassato e avrei pensato ad altre cose come la Dakar, ma no. Sono più motivato di prima. Voglio essere il migliore, il più veloce e ad avere ancora più successo in MotoGP. Sono giovane e sono in classe regina da sole due stagioni, credo di avere molti margini di miglioramento. E voglio battere Marc Marquez. Gli auguro di rimettersi quanto prima, per lui come persona e come pilota, ma anche per me e per tutto l’ambiente della MotoGP”.
Migliorare, dunque, attraverso il confronto e la bagarre e, magari, carpire i segreti di quello che al momento, infortunio o non infortunio, resta comunque il pilota da battere. “Ci sono molti leoni affamati – ha concluso Joan Mir – Ma Marc Marquez sta segnando un’era e quindi bisogna vincere con lui in pista. Voglio averlo vicino, provare a batterlo in un confronto vero, testa a testa, perché se posso imparare da qualcuno è proprio da lui. Ecco perché lavoro ogni giorno, per questo e per poter avere questo tipo di lotte”