Alex Rins ha raccontato di aver pianto quando ha saputo che Suzuki avrebbe voluto lasciare la MotoGP. Il suo compagno di squadra Joan Mir, invece, non avrà sorriso, ma di sicuro s’è ritrovato con qualche pensiero in meno, visto che fino a poche settimane fa era combattutissimo tra l’ipotesi del rinnovo con il Team Ecstar e la prospettiva di finire nel Team Repsol, con Honda e al fianco di Marc Marquez. Il campione del mondo del 2020 è cresciuto con il mito di Valentino Rossi (se corro in moto è perché Valentino mi ha fatto innamorare di questo sport – ha dichiarato in una recente intervista) e non ha mai avuto un rapporto idilliaco con Marc Marquez. Aggressivi entrambi, spagnoli entrambi, affamati della stessa cosa: la vittoria. Anche in passato tra il fenomeno di Cervera e il ragazzo di Maiorca c’è stato qualche botta e risposta a distanza, pure sui famosi fatti del 2015, e Joan Mir, adesso, ha la possibilità di giocarsela alla pari proprio con l’otto volte campione del mondo.
E’ noto, infatti, che l’uscita di scena di Suzuki lo ha praticamente messo in automatico sulla sella della RC213V a dividere il box proprio con Marquez nel 2023 e, anche se Mir al momento non si sbilancia e non intende ufficializzare nulla, le sue parole a Le Mans sono state decisamente chiare: “Mi intimidirebbe essere il compagno di squadra di Marquez? Certo che non mi intimidirebbe, anche se sono consapevole che sarebbe molto difficile – ha detto il maiorchino - Lo dico perché ha divorato tutti coloro che hanno osato condividere il box con lui. Vediamo, mi è chiaro che Marc è sicuramente il migliore della storia, ma essere compagno di squadra di Marc non mi intimidirebbe”.
Una affermazione, quella di Mir, che potrebbe suonare già di sfida e che sembra confermare quello che ormai nel paddock dicono praticamente tutti: l’anno prossimo l’ex campione del mondo sarà un pilota della Honda. Con buona pace di Pol Espargarò che, invece, rischia di uscire definitivamente dalla scena della MotoGP. Prima, però, c’è un mondiale da giocarsi, con Joan Mir che è convinto di poter ancora dire la sua, anche adesso che Suzuki ha annunciato l’addio al motomondiale per l’anno prossimo.
“Non mi manca nulla quando si tratta di sorpasso, quello che è vero è che sta diventando sempre più difficile per tutti di più – ha concluso Mir - Prima il consumo delle gomme, l'impennata… tutto questo si gestiva di più, ora acceleri e basta ma abbiamo una buona moto e possiamo far bene. Sto lottando per vincere e devo imparare a superare i momenti difficili. Non ho vinto la scorsa stagione e non è successo nemmeno nelle sei gare che abbiamo disputato quest'anno, ma ho fatto delle belle gare, ho lottato per le posizioni che contano nel Campionato del Mondo... In altre parole, penso che sto facendo bene. Che potrebbe andare meglio, sì, sono d'accordo, ma potrebbe anche andare peggio”.