Già lo scorso anno, in uno dei suoi video su Youtube a commento della MotoGP, Jorge Lorenzo aveva notato una anomalia: “un certo tipo di cadute si verifica solo con le Honda”. E adesso che per le pezze ci è andato Marc Marquez, quel video è tornato più che attuale. Perché per Lorenzo, al di là della questione gomme, c’è un problema che persiste da anni sulla RC213V e, più precisamente, sul sistema del controllo di trazione.
“Non so se l'avete visto – ha detto il cinque volte campione del mondo e oggi commentatore TV per DAZN - ma l'anno scorso ho già commentato una caduta simile a quella di Marquez sul mio canale YouTube: la Honda è stata l'unica MotoGP ad avere certe reazioni con quasi tutti i suoi piloti. La cosa più logica è che è un problema di controllo di trazione, ma…”. Un “ma” che suona di pensiero lasciato in sospeso o di accusa avanzata solo a metà, con il maiorchino che aggiunge: “La Honda è una delle poche MotoGP che ultimamente mettono ancora in vera diffioltà i piloti, cosa che non è consueta con tutta l'elettronica che c’è adesso, eppure la RC213V continua ad avere un carattere troppo nervoso. Io stesso ne so qualcosa: con la Honda in Qatar, il venerdì pomeriggio, mi sono fratturato una costola, era un highside per rischiare. Forse l'elettronica è meno sofisticata di altre marche, non so, o perché usano meno elettronica, forse è la marca con cui è più facile commettere un highside".
Probabilmente ai tempi di Jorge Lorenzo era lo stesso Marc Marquez a volere una moto più scorbutica, ma adesso lo scenario è cambiato e rimane difficile pensare che il fenomeno di Cervera possa aver voluto limitare al massimo l’intervento dell’elettronica. Piuttosto, il controllo di trazione usato sulla RC213V è meno invasivo di quello di altri marchi, ma il tema sicurezza non può essere sottovalutato. Sarà la stessa Honda a dover indagare e capire se e come bisognerà risolvere l’eventuale problema. Non puntanto, o comunque non solo, il dito verso Michelin che, sia a detta di Pol Espargarò, sia a detta di Alberto Puig, è stata in qualche modo “responsabile” per quanto accaduto a causa degli penumatici portati a Mandalika.