Giocano a fare gli amici, ma a rimetterci è lo spettacolo. Sono in tanti a pensarla così in riferimento ai piloti di questa MotoGP e, adesso, a lanciare una crociata sono due grandi ex: Randy Mamola e Jorge Lorenzo. In due distinte interviste, infatti, si sono ritrovati a dire sostanzialmente la stessa cosa: i piloti di adesso non hanno le pa**e.
Una sintesi estrema, ma che rende bene l’idea, con Mamola che ha tenuto fuori dal mucchio solo Jack Miller. “C’è bisogno di piloti più arrabbiati – ha detto il 4 volte vicecampione del mondo – Servono sfide dure e rivalità. Prendi Quartararo o Bagnaia, sono bravissimi e incredibili, oppure anche Bastianini che è molto funambolico, poi però davanti ai microfoni sono tutti uguali e dicono tutti le stesse cose. Sembrano tutti signorsì. Questo è bello per gli sponsor ma c’è bisogno di gente che mandi tutti a quel paese. Guarda invece Jack Miller, lui è un petardo sempre pronto a esplodere. Ai miei tempi forse era più facile lasciarsi andare a qualche intemperanza, ma adesso rischia di diventare tutto noioso. Per questo c’è bisogno che Marquez torni quel pilota spettacolare che è stato. Anche i piloti di adesso vogliono divertirsi, ma sembrano tutti viziati. Noi ci guidavamo i motorhome da soli e magari per strada ci fermavamo per una sfida sugli sci. Adesso arrivano tutti col loro jet privato dalle loro case in Andorra”.
Ma Mamola non è l’unico a pensarla così e anche Jorge Lorenzo, che pure è di un’epoca successiva e ha smesso solo un paio di stagioni fa, ci va giù duro sulla mancanza di carisma in MotoGP: “Ci mancano Valentino, Pedrosa, Stoner e ci mancherà Márquez, che sarà fuori per qualche mese – ha detto - Eravamo piloti super talentuosi ma anche con una personalità molto definita. Eravamo veramente carismatici. Adesso sembra che tutti siano amici, non c'è rivalità, nessun antagonismo forte come prima. Di spettacolare al momento c’è solo la Ducati, che ha una moto incredibile e che è la più completa con sei piloti molto forti. Ora non posso dire se Bagnaia, Bastianini e Martin possono diventare i campioni del futuro. In questo momento la Ducati non ha un supercampione come Stoner, Márquez”.