Lin Jarvis ha messo da parte la solita pacatezza inglese e ha scelto di uscire allo scoperto: “Il pilota che abbiamo è il migliore, la moto no”. Lo ha detto a commento della firma che il campione del mondo francese ha messo sul contratto che proprio Yamaha gli ha proposto per andare avanti insieme altri due anni. Due anni in cui gli ingegneri di Yamaha dovranno mettere pesantemente mano a un progetto che ha fatto la storia, ma che ormai è vecchio e deve essere rivisto totalmente. La M1, infatti, non è più la migliore del mucchio e il gap tecnico con Ducati e Aprilia in particolare è penalizzante.
“Fabio a inizio stagione era deluso e lo eravamo anche noi – ha detto il manager inglese - Siamo rimasti delusi dal fatto che non potevamo dargli un motore più potente. L'importante era convincerlo del suo impegno per il futuro. Garantire qualcosa nel mondo delle corse è sempre molto difficile. Quello che possiamo garantire è impegno, investimento, desiderio. Più persone e persone diverse, un modo diverso di lavorare per il futuro”. Insomma, al di là delle cifre dell’ingaggio e di altre questioni, è chiaro che Fabio Quartararo ha chiesto a Yamaha una moto che non lo costringa a guidare sempre al limite e sempre sopra ai problemi. Con la speranza che possa beneficiarne anche Franco Morbidelli, visto che la sua stagione, fino a ora, è stata deludente. “L'anno scorso è stato difficile, non ha fatto molte gare e ha subito anche un brutto infortunio – ha concluso Jarvis parlando dell’italobrasiliano - Aveva problemi al ginocchio. Oggi ha ritrovato il feeling con la moto, ma dobbiamo trovare la chiave per farlo tornare ad esprimere tutto il suo talento. Deve ritrovare fiducia e sta anche a noi aiutarlo in questo".