Tra sogni e speranze, certezze e punti interrogativi, Jorge Lorenzo torna a parlare di sé e del suo futuro. In una lunga intervista rilasciata a Motosan, il maiorchino ha analizzato da subito la possibilità di gareggiare nella prossima stagione sulle quattro ruote: “È una possibilità. Sono attratto dal fatto di provare una nuova disciplina motoria che implica meno rischi e meno disciplina fisica ma che continua a fornire le sensazioni di adrenalina e competitività della competizione. Vedremo se si potrà raggiungere un accordo per competere”. Parlando proprio di competizioni, il cinque volte campione è tornato in sella a una motocicletta proprio in occasione della 100km dei Campioni organizzata al Ranch di Valentino Rossi: “Un’esperienza unica, perché a chi piace il Dirt Track, il tracciato di Vale è come una Disneyland per adulti... Non mi aspettavo l'invito ed è stata una piacevole sorpresa che apprezzo molto. Ero così entusiasta che ho deciso di cancellare il mio volo per Punta Cana per poter partecipare. Mi sono divertito come un bambino sia in pista che fuori”.
Ed è proprio sul mondo moto che Jorge Lorenzo si sbilancia indicando un possibile sviluppo all’interno del motorsport: “Fare il commentatore è una possibilità che c'è anche nell'aria e mi attira molto". E ancora, sempre sulla MotoGP, l’ex Yamaha ha parlato del compagno di squadra e rivale Valentino Rossi, ritiratosi a Valencia: “Il motociclismo è stato seguito molto prima di quello di Rossi e continuerà a seguirlo dopo di lui. Ma è vero che il carisma e l'autenticità di Valentino hanno aiutato una grande percentuale di spettatori a notare la MotoGP e iniziare a seguirlo. Sarà difficile trovare un'altra personalità carismatica come Rossi”. Il finale di carriera di Jorge Lorenzo si è contraddistinto da numerosi infortuni gravi. La stessa sorte sta toccando a un altro spagnolo, Marc Marquez. Dopo ogni caduta aumenta la paura, è inevitabile, e così anche nella testa del campione di Cervera: “Se c'è un tipo di personaggio in cui la paura ha più lavoro, è quello di Marc, anche se è ancora umano e a nessuno piace farsi male. Sicuramente in certe circostanze sei più cauto di prima, ma sicuramente ti influenzerà meno di altri piloti. Certo, per il bene della MotoGP, speriamo che fisicamente torni ad essere quello che era e se così fosse non ho dubbi che vincerà di nuovo i campionati del mondo”.
Con Marc Marquez fuori dai giochi, i titoli 2020 e 2021 sono stati vinti prima da Joan Mir e poi da Fabio Quartararo. Per la prossima stagione però il favorito appare uno solo: “Vedo Pecco con più possibilità, semplicemente perché ha una Ducati, che per me è senza dubbio la moto migliore del momento. Penso che questa Ducati con Márquez o Stoner avrebbe già vinto altri campionati e se tutto andrà bene in futuro lo prenderanno con Pecco o Martín”. Lo spagnolo si è poi sbilanciato su connazionale Joan Mir, in bilico tra restare il pilota numero uno della Suzuki oppure andare altrove, magari in Yamaha: “Penso che solo andando in Ducati farei un netto passo avanti. Suzuki e Yamaha da fuori le vedo con un livello simile. KTM non è male e Honda e Aprilia sembrano complicate, anche se possono esserci anche loro. La Ducati è velocissima con qualsiasi pilota”. Come non parlare poi del nuovo talento iberico che ha fatto impazzire tutti gli addetti ai lavori: “Senza dubbio quello che ha fatto Pedro Acosta è qualcosa di molto raro e speciale, che mostra il suo immenso talento. È anche molto intelligente e ama lavorare. Ha tutte le carte in regola per farlo, ma come dicevo prima, fortuna o sfortuna influenza e altro in uno sport rischioso e ha ancora tante tappe da bruciare”.