E’ l’uomo che ha portato Casey Stoner in Ducati e Marc Marquez in Honda e per questo, anche se da un po’ è fuori dal giro, la sua è un’opinione che conta sempre. E conta tanto. Ecco perché l’ultima uscita di Livio Suppo non è passata inosservata, con l’ex manager italiano della MotoGP che ha analizzato la situazione in casa Honda. Un marchio che ormai riesce a vincere solo con Marc Marquez e che, con l’otto volte campione del mondo costretto a fare i conti con la sfortuna, si ritrova incapace di scrivere il presente. Non è un caso che proprio Marquez, nonostante tutto, sia riuscito da solo a mettere insieme nell’ultima stagione più della metà dei punti totali che hanno raccolto gli altri quattro piloti dell’Ala Dorata.
Il problema, secondo Livio Suppo, sta nelle scelte recenti di HRC, con un responsabile che, seppur non citato da Suppo, ha un nome e un cognome: Alberto Puig. “Già lo scorso anno – ha detto – era evidente che lo sviluppo non stava andando nella giusta direzione, ma è come se si fossero ignorati i segnali che arrivano dalla pista e dagli stessi piloti”. Come se la consapevolezza dell’imminente ritorno di Marc Marquez, quindi, avesse costituito qualcosa su cui cullarsi, piuttosto che uno stimolo in più a mettere a punto una moto che risultasse all’altezza del suo campione. E i risultati si sono visti, con Marquez che nel 2021 ci ha messo una toppa salendo sul gradino più alto del podio per ben tre volte e tutti gli altri che, invece, hanno sempre fatto una gran fatica. L’errore, secondo Livio Suppo, è stato principalmente uno ed affonda le radici in una scelta del passato.
“Sono stati fatti tanti errori e mi dispiace perché sono molto legato a Honda e la loro storia non è in discussione – ha aggiunto il manager italiano - È stato un errore, ad esempio, lasciar partire Dani Pedrosa. Ha dimostrato che lo sviluppo della moto stava andando in una direzione in cui solo Marc poteva essere forte”. Con il risultato che, poi, senza Marquez, i colori più titolati della storia recente della MotoGP sono rimasti al palo per quasi due stagioni, rischiando anche di continuare su una scelta che non si è rivelata azzeccata. “Non c'è assolutamente nessuna preparazione per il tempo dopo Marc" – ha tuonato Suppo. Mi dispiace molto per la Honda che ora deve combattere così, perché quando ho lasciato la squadra dopo la stagione 2017 era molto forte e era il punto di riferimento per tutti. Devranno trovare la strada giusta. E spero che Marc Marquez stia bene perché il suo contributo è fondamentale visto che i risultati di tutti gli altri piloti Honda non sono stati ottimi, a dimostrazione che lo sviluppo della moto probabilmente non è stato buono".