Ken Kawauchi, direttore tecnico di Suzuki, non ha dubbi: “Andare avanti con Joan Mir e Alex Rins”. I dubbi, però, potrebbero averli proprio i due piloti, visto che il mercato è particolarmente attivo in questo periodo e che già da settimane sono in corso trattative che riguardano anche i due alfieri della Suzuki. Soprattutto Joan Mir che, dopo la stagione deludente, vuole tornare a poter lottare per il titolo mondiale, dimostrando che la vittoria del 2020 non è stata solo una casualità dettata da una serie di circostanze fortunate.
Per vincere ancora, però, il maiorchino ha bisogno di una moto che sia in grado di competere con le altre, soprattutto in termini di potenza e velocità di punta e sembra proprio questo l’impegno che Ken Kawauchi intende garantire. “Dopo un 2020 di successo in cui abbiamo vinto il mondiale, stiamo lavorando per sviluppare la moto nel nostro solito modo, che consiste nel migliorare molte cose in modo ridotto piuttosto che fare un grande salto in avanti . Non solo questa è la nostra filosofia, ma era anche necessaria a causa del congelamento dello sviluppo del motore per tutti i produttori” – ha detto il direttore tecnico. Joan Mir e Alex Rins, però, avranno la pazienza di aspettare? Oppure dopo i test di Sepang si arriverà ad una resa dei conti se il prototipo messo a punto dagli ingegneri giapponesi non sarà all’altezza delle aspettative?
“Quest’anno, sin dall’inizio della stagione, ci siamo resi conto che gli altri erano migliorati molto più di noi – ha ammesso il direttore tecnico – Ci siamo resi conto che il nostro vantaggio era inferiore rispetto allo scorso anno e abbiamo dovuto tenere la testa alta ed essere concentrati, migliorando la moto per tutta la stagione, introducendo cose come la regolazione dell'altezza del telaio posteriore". Quasi a sottolineare che la disponibilità a migliorare ancora c’è e che i due piloti, Mir in primis, dovrebbero fidarsi perché in Suzuki sanno quali sono le criticità. “La GSX-RR ha bisogno di più potenza, più velocità massima, ma non è facile – ha aggiunto Kawauchi - se aumenti la potenza, devi bilanciare il resto della moto per non perdere in altre zone. Quindi è sempre una questione di equilibrio e di tutto, dobbiamo migliorare ovunque, non solo sulla potenza del motore. La velocità massima e i requisiti di potenza cambiano da pista a pista o da caso a caso, quello che ti serve dalla moto cambia a seconda della pista. Il mio compito è non reagire in modo eccessivo a ogni richiesta e guardare il quadro generale. Abbiamo già migliorato il motore dal 2020, ma serve un passo in più: avremo un inverno molto impegnativo con molte cose da provare".
C’è la consapevolezza, quindi, che per non perdere i due piloti sarà necessario fare uno step veramente importante, con il direttore tecnico della Suzuki che conclude: “Credo molto nei nostri piloti. i nostri piloti. Nonostante le nostre prestazioni a volte non siano state abbastanza buone quest'anno rispetto agli altri produttori, o addirittura rispetto al 2020, Joan ha sempre dato il 100%, e talvolta anche di più. Ha fatto un ottimo lavoro, ci ha portato alcuni podi e voglio ringraziarlo per il suo duro lavoro. Insieme cercheremo di preparare una moto più forte e vogliamo affrontare la sfida il prossimo anno. Anche Alex ha mostrato determinazione, e all'inizio della stagione aveva una buona velocità, ma alla fine non è riuscito a ottenere i risultati che voleva, o che volevamo. Detto questo, rimango pienamente fiducioso nella sua capacità di competere ai massimi livelli in MotoGP . Con i miglioramenti previsti per il prossimo anno, sono certo che potremo ottenere risultati molto migliori di quest'anno"