Non ha mai avuto peli sulla lingua, Kimi Raikkonen. Ma l'imminente ritiro e la consapevolezza di non dover più dipendere dalle scelte del paddock gli ha permesso - questa settimana - di togliersi qualche sassolino dalla scarpa dopo quanto visto la scorsa domenica in Arabia Saudita.
“Preferirei essere Presidente della mia nazione che della Formula 1. Il Circus è troppo politico - ha detto il campione del mondo del 2007 alla francese France-Presse - Guardate solo cosa è successo in Arabia Saudita: contano solo i soldi. Nel corso della mia carriera, molte persone hanno provato a darmi consigli, ma io non li ho ascoltati. Ho sempre pensato che avrei dovuto vivere nel miglior modo possibile. Al lavoro, se potessi scegliere, non farei mai la maggior parte delle cose che mi vengono chieste di fare, ma solo nel modo in cui vivi la tua esistenza".
Parole che non sorprendono, considerato l'atteggiamento sempre schivo di Raikkonen nel corso degli anni, ma che fanno comunque riflettere: "Devi farlo principalmente per te stesso. Se facessi quello che ti dicono di fare, potresti durare un paio d’anni, ma non finirebbe bene. La F1 ha occupato molto del mio tempo, ma non l’ho mai ritenuta l’attività principale: ci sono ben altre cose che sono più importanti nella vita. Adesso non vedo l’ora di dedicarmi alla mia famiglia, senza aver nulla di pianificato dall’esterno".
Secondo alcuni le dure parole di Raikkonen sono strettamente collegate alle scelte di Alfa Romeo, che il prossimo anno schiererà la coppia di piloti composta da Bottas e Zhou, e che proprio per il licenziamento di Giovinazzi è stata fortemente criticata.