Da una parte il cuore, dall'altra la testa. Così Luca Cordero di Montezemolo, nel corso di un'intervista rilasciata a Il Giorno, descrive i suoi sentimenti contrastanti sulla lotta mondiale che andrà in scena domenica ad Abu Dhabi tra Max Verstappen e Lewis Hamilton: "Ho avuto l'impressione che Verstappen, avendo un vantaggio in classifica, giocasse sull'ipotesi della contemporanea uscita di pista, sua e di Hamilton. Anche domenica a Gedda, dove li hanno fatti correre su un tracciato indegno. E questo non va bene".
Troppo scorretto quindi, Max Verstappen, che secondo Montezemolo meriterebbe meno il titolo rispetto al rivale Lewis Hamilton, che dalla sua ha anche la forza di un pilota ancora affamato: "Istintivamente sto con Lewis, che pure non è mai stato vicino alla Ferrari quando io ne ero presidente, non ci furono mai le condizioni per un accordo. Lewis è il guerriero di mille battaglie che si rifiuta di alzare bandiera bianca. È il monarca che rifiuta di abdicare. Umanamente lo comprendo".
Ciò che dice la testa però non sempre va nella stessa direzione del cuore, e l'ex presidente Ferrari lo sa bene: "Se voglio applaudire il trionfo di Hamilton? Per niente, sa cosa ha rappresentato Michael Schumacher nella mia vita. L'unico record che Schumi ancora detiene, insieme ad Hamilton, è quello dei sette titoli mondiali. E cinque li ha vinti con me. Quindi spero che Max, giocando pulito, salvi quel record. La ragione dice Hamilton, il cuore dice Verstappen".