A 91 anni, l’ex patron della Formula 1 Bernie Ecclestone non ha ancora voglia di frenare né di frenarsi, e spara su tutto il circus della F1, o quasi.
Senza azzardare un pronostico, Ecclestone, in vista della sfida decisa tra Lewis Hamilton e Max Verstappen, esprime comunque un auspicio: “Senza togliere nulla a Hamilton, che ha vinto 7 Mondiali e sta facendo il suo, credo che la gente – le parole di Bernie come riportate dalla Gazzetta – voglia volti nuovi. Forse sarebbe meglio dire che è stanca di vedere la Mercedes, più che Lewis, che resta uno dei migliori piloti della storia. Se all’inizio di questa stagione Hamilton fosse passato alla Red Bull, la gente sarebbe contenta di vederlo di nuovo campione perché coglierebbe la novità. Dopo di che, sottolineo che la Mercedes sta facendo un ottimo lavoro e merita tutto quello che sta conquistando”.
All’ex boss della Formula 1 non è piaciuta la gestione dell’ultima corsa: “Mi è sembrata una gara amatoriale più che una gara di F1, dove si è giunti persino a chiedere ai piloti in quale posizione sarebbe piaciuto loro ripartire dopo lo stop. Una stupidaggine”. E ancora, sulla collisione tra Hamilton e Versappen: “Max ha semplicemente fatto quello che ci si poteva immaginare facesse per farsi sfilare. Lewis non si è mosso, mi è parso che non volesse superare (per non farsi poi ripassare con l’ala mobile, ndr). Che cosa diavolo doveva fare d’altro Max? […] Lewis si sarebbe dovuto spostare dalla scia, è stato lui a tamponarlo!”. Dunque la sanzione sarebbe stata ingiusta.
Cosa accadrà ad Abu Dhabi? Una riedizione di Senna-Prost a Suzuka 1990, con Verstappen campione come Ayrton in caso di incidente tra i due contendenti? “Umm. Tutto può capitare. Non è di certo nell’interesse di Hamilton avere un incidente, ma sarebbe pericoloso anche per Max: e se nel contatto avesse la peggio? Alla fine vincerebbe Lewis. Io mi auguro che tutti e due pensino soltanto a vincerla quella gara”.
La battaglia tra Mercedes e Red Bull è stata “ben” rappresentata anche dagli scontri durissimi tra Toto Wolff e Christian Horner. Cosa suggerirebbe Ecclestone? “Basta litigi, cancellate il passato e cercate di fare del vostro meglio per vincere questo fine settimana. Credo che nel corso della stagione sia uno sia l’altro team abbiano goduto di un vantaggio tecnico. Ma le corse sono così. Dunque direi «piantatela con queste cose senza senso e lasciate che se la vedano i vostri piloti». Il problema della F1 di oggi è che le regole cambiano a ogni gara. In un gran premio si può andare oltre la linea bianca e in quello dopo no. I piloti per la stessa manovra a volte vengono penalizzati, altre no. Le penalità stesse sono differenti. Spazzatura”.
Per Ecclestone “la F1 non è più quella che era una volta. Allora non c’erano così tante regole. Quando la luce si spegneva, si correva. Ora i piloti sono teleguidati dal muretto box o persino dalla sede del team, apprendono da altri quello che devono fare. Non dovrebbero ricevere tutte queste informazioni, dovrebbero guidare loro”. Quando al direttore di gara Michael Masi, ha fatto rimpiangere Charlie Whiting: “Purtroppo Masi non ha una lunga esperienza per poter gestire le cose come dovrebbe. Charlie è stato in questo ambiente una vita, conosceva tutti personalmente. E gli addetti ai lavori lo sapevano. Cercava di rendere le cose semplici e trasparenti, al momento non sono né una cosa né l’altra”.
Ecclestone poi boccia le sei sprint race in programma per la prossima stagione (“il vecchio sistema delle qualifiche è corretto. La gente lo capisce, così invece la pole è svilita dalla gara sprint”) e il calendario variabile: “Prima si sapeva che le gare scattavano tutte alle 14, adesso no. Non si sa se c’è o non c’è la gara sprint. E poi... Io rilancio la mia idea: introdurre il sistema delle medaglie: oro, argento e bronzo. Chi ottiene più ori, vince il titolo. In caso di parità si guardano gli argenti e poi i bronzi”.
E la Ferrari? “Non è male rivederla al terzo posto. I due piloti danno tutto però la macchina non dà loro fiducia. Non è stabile. Mercedes o Red Bull danno l’impressione di poter vincere a ogni Gp, la Ferrari mai”.