E’ sempre l’ultima cosa che succede quella di cui si parla di più! Funziona così anche nelle corse, con tutti a parlare della sfortuna toccata a Pecco Bagnaia e Ducati, costretti al ritiro quando erano saldamente in terza posizione e mancavano poco più di tre giri alla bandiera a scacchi del GP della Malesia. Sì, tra le sfighe di Pecco Bagnaia in questo 2025 ci si può ora mettere anche una foratura che ha reso ancora più dannata una stagione, ma è corretto parlare di terzo posto sfumato a causa della sfortuna? Quando è successo quello che è successo, Mir era in forte recupero su Bagnaia. E, comunque, la gara di Pecco era già abbastanza rovinata rispetto alle aspettative della vigilia, dopo la pole position e la Sprint dominata nel sabato di Sepang. La cinica verità? Pecco ha forato mentre era terzo, ma la scelta delle gomme operata nel suo box è stata sbagliata. Perché la media montata in controtendenza rispetto al resto della griglia (che aveva scelto in larga maggioranza la doppia soft) non ha dato – e non avrebbe dato – il risultato ipotizzato. Strategia sbagliata, quindi, con l’oggettiva consapevolezza che anche il terzo posto – senza quella foratura – avrebbe lasciato più musi lunghi che sorrisi.
“Quando gli altri subiranno il calo della gomma – aveva detto in diretta, durante la gara, Davide Tardozzi – noi dovremmo avere un vantaggio. Aspettiamo gli ultimi cinque giri”. E’ vero che di quegli ultimi cinque giri Pecco Bagnaia ha potuto farne zero - visto che poi s'è accertato che la foratura è avvenuta al giro 12 - ma è altrettanto vero che già lì le posizioni sembravano acquisite, con Alex Marquez ormai solitario. Per carità, il famoso senno di poi è la cosa più sterile che esiste, ma si fa fatica a pensare che Pecco avrebbe potuto colmare il gap grazie alla media scelta prima della gara. E, anzi, a guardare i tempi viene quasi da chiedersi se, piuttosto, non sarebbe arrivato Joan Mir a insidiare quella terza piazza. “Giusta o sbagliata la scelta della gomma davanti – ha tagliato corto Pecco nelle interviste – sarebbe andata alla stessa maniera”. Che poi è un po' anche quello che ha detto Gigi Dall'Igna: "Pecco deve andare oltre la sfortuna".
Oltre la sfortuna, dunque, nel box Ducati pesa il dubbio (forse la consapevolezza) di un errore dentro una domenica che invece doveva essere di rinascita. Con in più anche la beffa di una classifica generale che vede di nuovo al terzo posto Marco Bezzecchi a due soli fine settimana dall’ultimo atto di questo maledetto (per quanto riguarda il lato Bagnaia) 2025. "Abbiamo trovato una foratura al centro della gomma posteriore – ha detto il responsabile del racing di Michelin, Pero Taramasso, parlando a Sky - C'era un buco, probabilmente causato da un pezzo di carbonio”. Ma è, appunto, solo l’ultima cosa che è successa e che adesso rischia di far passare in secondo piano valutazioni che invece vanno fatte comunque.
“In primis – ha poi concluso Bagnaia parlando a Sky - il mio pensiero va a Antonio Rueda e Noah Dettwiler, che sicuramente non se la stanno passando bene dopo il terribile incidente di questa mattina. Iniziare la giornata così non è il migliore dei modi: pensare che dei ragazzini della Moto3 debbano partire per una gara Sprint di dieci giri dopo aver visto un incidente del genere non è la migliore delle situazioni secondo me. Ti rendi conto che i problemi di tutti i giorni passano in secondo piano, come il mio. Qua abbiamo avuto varie sfortune e una foratura al dodicesimo giro. Pensavo di non essere riuscito a gestire bene la gomma dietro perchè di colpo ho iniziato a sentire meno grip. Purtroppo sono le gare. Quando mi sono fermato, la pressione era a 0.6: non era più possibile neanche provarci. Tutto sommato, però, abbiamo fatto un bel lavoro, ma non siamo riusciti a chiuderlo nel migliore dei modi. Oggi eravamo in lotta: riuscivo a staccare abbastanza forte e a difendermi bene da Acosta. Questo weekend è stato positivo per diverse situazioni, cercheremo di portare avanti questo lavoro a Portimao, dove ci sarà bisogno di tanta stabilità".