Un giro da paura, esattamente quando contava. Lando Norris si è preso le qualifiche a Città del Messico piazzando la sua McLaren davanti alle due Ferrari di Charles Leclerc e Lewis Hamilton e, soprattutto, alla Red Bull di Max Verstappen e alla McLaren del compagno-rivale, Oscar Piastri. È una prestazione che vale più della semplice partenza dal palo, in un momento cruciale per la lotta al titolo Mondiale: una prova di forza più volte rinviata, arrivata però nel momento migliore che potesse esistere. Sì perché, se Verstappen scatterà soltanto dalla quinta posizione, ancor peggio è andata a Piastri, ottavo in qualifica e settimo in griglia grazie alle cinque posizioni di penalità che dovrà scontare Carlos Sainz che, con la Williams, gli finisce davanti.
“Sono felice di essere tornato in pole, era davvero da molto tempo che mancavo – ha commentato l’inglese a F1 TV una volta sceso dalla vettura – È stato uno di quei giri in cui non sai davvero cosa sta succedendo. Sapevo che era discreto, ma quando ho tagliato il traguardo sono rimasto piacevolmente sorpreso. In passato ho disputato alcune buone gare su questa pista, quindi mi concentrerò su ciò che posso controllare. Le Ferrari sono veloci in gara, ma sono qui per vincere”. Norris ha sfruttato tutto della propria McLaren, rifilando a Verstappen e Piastri distacchi siderali: l’olandese paga 484 millesimi, l’australiano ben 588. Lo scenario perfetto per rilanciarsi nella corsa al titolo, una volta per tutte: finora, infatti, più che Norris il pericolo numero uno per Piastri sembrava essere Max, nonostante i soli quattordici punti che separano i due papaya in classifica a fronte dei quaranta dell’olandese.
E se in gara avrà una chance enorme di ricucire quel gap, indirettamente il merito è anche della Ferrari: la Scuderia piazza i suoi due piloti subito alle spalle dell’inglese, confermandosi in palla e puntando per la prima volta in stagione a un insperato doppio podio. Considerato il passo gara della McLaren sognare qualcosa in più è quasi impossibile, ma è comunque un risultato che fa morale in momento delicatissimo della stagione: tante voci, tutte da combattere in pista proprio come fatto questa volta, in maniera più che convincente.
A mettersi tra Lando e Max ci ha pensato anche George Russell, quarto e ancora una volta pronto a sfruttare ogni occasione, ma positiva è anche la qualifica di Kimi Antonelli, sesto alle spalle della Red Bull #1, con l’olandese, invece, chiarissimo al termine delle qualifiche: “Tutto quello che non vorresti che ci fosse, ce l’avevo”, ha commentato Max a Sky Sport F1. “Siamo stati lontani un po’ in tutto il weekend, abbiamo provato diverse cose ma non ha funzionato nulla. È andata male, abbiamo cercato di trovare una soluzione ma non ci siamo riusciti”.
Settimo Carlos Sainz, ancora una volta la prima Williams, mentre ottavo, come detto, partirà Oscar Piastri, il leader di un Mondiale che sembra pronto a finire nelle mani di uno dei due avversari qualora una reazione non arriverà nell’immediato: è in crisi e il Messico lo ha confermato, pagando forse la minore esperienza non solo rispetto a Verstappen, ma anche nei confronti di Norris. Chiudono la Top 10, invece, la Racing Bulls di Isack Hadjar e la Haas di Oliver Bearman.
Fallisce il passaggio in Q3 nonostante un buon inizio di fine settimana Yuki Tsunoda, undicesimo e costretto a rimontare con l’obiettivo di racimolare qualche punto. Dodicesimo Esteban Ocon con la seconda delle Haas, tredicesimo Nico Hulkenberg mentre delude Fernando Alonso, soltanto quattordicesimo e costretto a lottare con un’Aston Martin lontanissima. Liam Lawson chiude i primi quindici in griglia, mentre finiscono per essere eliminati alla bandiera a scacchi del Q1 Gabriel Bortoleto, sedicesimo, seguito Alex Albon, Pierre Gasly, Lance Stroll e Franco Colapinto, ultimo.
Guardando alla gara, subito dopo lo spegnersi dei semafori il primo punto cruciale sarà la staccata e l’uscita da Curva 1, che arriva dopo un lunghissimo rettilineo. Viste le magie realizzate in passato, in quel punto Verstappen sarà l’osservato speciale, mentre Norris dovrà difendersi a tutti i costi dalle due Ferrari considerata la differenza di passo mostrata e che sarebbe vanificata, quantomeno pronti via, da un sorpasso. Ed è proprio lì che il cinema vero inizierà, parola di Charles Leclerc: “Farò di tutto per prendere la testa della corsa al via e poi per provare a mantenerla”.