L’Aprilia esce con le ossa rotte da Sepang. Mai davvero veloce, porta a casa un sesto posto con Marco Bezzecchi nella Sprint e una decima piazza con Ai Ogura nella gara della domenica. Eppure, a guardare quella che gli americani chiamano the big picture, la foto d’insieme, abbiamo appena assistito alla miglior stagione della storia del marchio da quando Aprilia è approdata in MotoGP. Questo nonostante l’assenza di Jorge Martín per quasi tutta la stagione, assenza che per altro si protrarrà fino a Valencia in quanto lo spagnolo ha deciso - saggiamente, a questo punto - di concentrarsi sul recupero dall’infortunio saltando la gara di Portimão prevista tra due settimane.
I numeri parlano chiaro: nel 2025, con ancora due GP da correre, Aprilia ha accumulato 355 punti nel campionato costruttori, la cifra più alta mai raggiunta in MotoGP dal costruttore veneto. Nel 2024 ne avevano raccolti 302, l’anno prima 326, nel 2022 (quando però non c’erano le Sprint) 248, nel 2021 i punti erano stati solo 121 e nel 2020, anno di ingresso, appena 51. È vero che i punti per il campionato costruttori si ottengono con le prestazioni del miglior pilota al traguardo sia il sabato che la domenica, quindi avere due piloti a pieno servizio non ha un impatto diretto sulla raccolta, eppure è ovvio che con un Martín a pieno servizio la situazione avrebbe potuto essere anche migliore.
Merito di un Marco Bezzecchi che è andato sopra le aspettative, non soltanto le sue, caricandosi sulle spalle la squadra e lavorando pazientemente per il risultato. Dalla prima vittoria a Silverstone le cose sono cambiate: una volta sistemata la qualifica, Marco si è lentamente trasformato nell’unico rivale credibile per Marc Marquez, almeno in gara, oltre a dare una spinta in più a un Jorge Martín a cui qualche motivazione in più per restare deve aver fatto senz’altro comodo.
A questo si aggiunge la vittoria numero 300 in tutte le classi con Raul Fernandez in Australia, vittoria che coincide anche col primo successo di un team satellite Aprilia. Così, in un modo o nell’altro, Massimo Rivola è riuscito nell’obiettivo individuato a inizio stagione: sistemare la squadra per giocarsi il mondiale nel 2026. D’altronde c’erano tre piloti nuovi con cui fare i conti considerando anche Ai Ogura, a cui c’era da aggiungere l’innesto di Fabiano Sterlacchini e nuovi tecnici per ogni squadra. Adesso però viene la parte più difficile. Aprilia verosimilmente dovrà rinunciare alla terza fascia di concessioni, la C, con la quale ha avuto accesso a delle wildcard - che in realtà non ha sfruttato, avendo già Lorenzo Savadori in sostituzione di Martín - e un certo numero di gomme da usare nei test. Di contro ha una squadra unita, ottime possibilità di crescita e un solo, grande problema: Ducati è ancora superiore a tutti e Marc Marquez ha la fame di sempre. Se Aprilia vuole provarci, deve farlo prima del cambio regolamentare del 2027, quando verosimilmente gli equilibri cambieranno ancora.