Sepang, con il tremendo incidente tra José Antonio Rueda e Noah Dettwiler, ci ha fatto vedere ancora una volta il lato più crudo del motociclismo: immediato, inevitabile e durissimo. Questo pomeriggio, dopo le canoniche 36 ore di attesa necessarie in questi casi, la squadra di Dettwiler ha voluto dare un primo aggiornamento ufficiale: le sue condizioni sono gravissime, tuttavia sembra stabile. Parlando della gara invece, i temi importanti sono due: Alex Marquez, che conquista il secondo posto nel mondiale mentre la Gresini Racing si porta a casa anche il rookie of the year con Fermín Aldeguer, e il weekend di Pecco Bagnaia.
Bagnaia veniva da due GP a zero e un altro, appena prima in Giappone, a punteggio pieno. Difficile trovare un che di razionale nella sua trasferta asiatica se non, a ben vedere, un piccolo dettaglio: quando è competitivo, la moto ha problemi. È successo a Motegi, quando la sua Ducati ha cominciato a fumare vistosamente, ed è successo in Malesia sia durante la Sprint - che Bagnaia ha vinto senza abbassatore - che durante il GP della domenica, quando ha forato.
Così viene quasi da pensare che la foratura sia stata causata da un malfunzionamento dell’abbassatore, come se Ducati avesse voluto fare un trapianto di componenti dopo i test svolti da Bagnaia sulla GP24 di Franco Morbidelli e la moto lo avesse rigettato in maniera sempre diversa. Di certezze a questo punto non ce ne sono e probabilmente mai ce ne saranno, eppure immaginare così la storia rende il tutto più verosimile: da una parte il pilota si sarebbe innervosito nel non ritrovare la moto esattamente uguale dopo i 37 punti presi in Giappone, dall’altra la squadra avrebbe faticato a trovare differenze tra una versione e l’altra, quando modificare delle componenti dev’essere sembrato come cambiare gli adesivi.
Riassumendo, i fatti ci dicono una cosa: dal test di Misano in poi la moto con cui Bagnaia è riuscito ad andare forte ha sempre avuto problemi. Altrove invece, senza rotture, Pecco non ha mai raccolto un punto. Che il problema sia più psicologico o tecnico è un altro discorso, ben più complesso e articolato.
Perché Pecco Bagnaia continua a rompere quando le cose sulla sua Ducati funzionano? Sì, fatichiamo a credere alla sfortuna [VIDEO]
Il GP della Malesia a Sepang ci ha dato tanti spunti di riflessione, alcuni dei quali li avremmo evitati volentieri. Parlando di corse però non si può che pensare a Pecco Bagnaia, che - proprio come a Motegi - è sembrato ritrovare la velocità dopo l’ennesima modifica matta e disperatissima, salvo poi ritirarsi in gara. Ma si può parlare davvero di sfortuna? Forse no
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