Ok dare una mano a Honda e Yamaha, ma non con la formula dei privilegi tecnici. Stefan Pierer, boss di KTM, l’ha detto chiaramente nella recente intervista rilasciata ai colleghi di SpeedWeek. Per il capo del marchio austriaco la linea è un po’ la stessa che è già stata illustrata da Ducati: garantire equilibrio va bene, ma offrire spudorati vantaggi sarebbe antisportivo.
“Le concessioni, o privilegi tecnici, non sono l'approccio giusto – ha tuonato Pierer - Nemmeno i giapponesi vogliono questo, perché un simile processo equivale a un'umiliazione. Una cosa del genere ferisce l'orgoglio dei giapponesi, una cosa del genere non si fa. Ma possiamo immaginare altre concessioni. Ad esempio, più giorni di test in modo che si avvicinino nuovamente alla vetta”. Pierer, insomma, è consapevole che qualcosa dovrà pur succedere, ma chiede esplicitamente a Dorna di concordare ogni decisione, così da non prestare il fianco alle solite inevitabili polemiche che finirebbero anche per buttare nebbia su tutto il motomondiale.
Il capo del marchio austriaco ne fa anche una questione di orgoglio, arrivando alla provocazione e affermando che non sarà mai nella cultura giapponese la possibilità di accettare un vantaggio offerto sulla base di una manifesta inferiorità. Anche se rischiare di perdere Honda e Yamaha è qualcosa che il Circus non può proprio permettersi, soprattutto in questo momento in cui il motorsport in generale si trova a dover rivedere format e organizzazione per provare a implementare lo spettacolo. “Aspettiamo di vedere cosa viene fuori – ha concluso Pierer - È importante mantenere i due costruttori giapponesi nel Campionato”.
Qualcosa sta sicuramente per accadere, visto che anche Loris Capirossi nei giorni scorsi ha ammesso che ci sono movimenti in corso, e l’impressione è che un qualche annuncio ufficiale potrebbe arrivare già a Silverstone. Non è nemmeno escluso, però, che proprio Silvertsone possa invece essere il luogo in cui Dorna vorrà incontrare tutti i soggetti coinvolti per discutere insieme cosa fare e in quale modo “dare una mano” a Honda e Yamaha. Le “concessioni pure”, così come previste dal regolamento per i nuovi marchi e per le case costruttrici che non sono mai andate a podio, sono da escludere. Più probabile, invece, che si permetta qualche test in più non solo con i test team ma anche con i piloti titolari.