Jorge Lorenzo sta faticando più del previsto alla guida della Porsche 911 GT3, con la quale corre sia nella Carrera Cup Italia che nella Mobil1 Supercup. Dopo gli incidenti di Monte Carlo e Vallelunga, entrambi in poche centinaia di metri dall’entrata in pista, il maiorchino sembrava aver preso la giusta strada con un 15° posto al Red Bull Ring in Supercup - festeggiato come una vittoria - e due buoni risultati al Mugello nella Carrera Cup (9° in gara 1 e fuori dai punti in gara 2, causa però di un paio di errori senza i quali avrebbe concluso in quarta piazza).
Nonostante questo, l’ultimo appuntamento della Porsche Mobil1 Supercup all’Hungaroring nello stesso weekend della Formula 1 non è finito troppo bene: il maiorchino si è qualificato con il 22° tempo, per poi ritirarsi all’11° giro (dei 15 previsti) facendo segnare un miglior tempo di 2,5 secondi più lento rispetto al vincitore della gara Harry King sulla Porsche del BWT Lechner Racing Team.
In tutto questo Jorge si è concesso una previsione sulla gara della Formula 1, dando per vincente un Lewis Hamilton fresco di pole position dopo due anni di astinenza. Inutile ricordarlo, il fuoriclasse britannico ha chiuso ai piedi del podio.
Lui continua a dire “dura la vita” tra piscine e hotel extralusso in giro per il mondo, tanto che probabilmente presto lo vedremo lanciare anche una linea d’abbigliamento dedicata allo slogan. Ecco, a pensarci bene non ha tutti i torti: se hai vinto cinque titoli mondiali e ora corri per ammazzare il tempo la vita dura non è la tua per mancanza di risultati, è quella degli altri che non possono fare altrettanto.