Dalla Formula E all'Extreme E passando per i nuovi campionati di monopattini elettrici e le sfide green a due ruote fino ad arrivare al tentativo della Formula 1 di ridurre consumi e inquinamento. Il mondo del motorsport è sempre più attento alla sostenibilità e, impossibile negarlo, il futuro delle corse automobilistiche è destinato a una spinta sempre più centrale verso la tutela dell'ambiente, requisito fondamentale per la sopravvivenza degli sport motoristici.
Ad esserne fermamente convinto è Nico Rorsberg che, ritirato dalla Formula 1 dopo la vittoria del titolo mondiale nel 2016, si è dedicato allo sviluppo del mondo elettrico nel campo del motorsport, diventando - tra le altre cose - uno dei proprietari di team in Extreme E, dove lo scorso anno ha vinto all'esordio di categoria: "Sviluppando la tecnologia delle batterie nelle auto elettriche, un giorno andremo più veloci. La Formula 1 sta optando per i carburanti sintetici che non saranno la soluzione migliore. Essi sarebbero importanti per altri settori della mobilità quali il trasporto aereo, navale o anche stradale, in primis per i camion. Ma se la Formula 1 proseguisse sulla strada dello sviluppo dei motori elettrici, avrebbe un ruolo chiave per lo sviluppo di questa tecnologia, e contribuirebbe a un grande vantaggio per tutti i settori della mobilità. Quindi sì, dovrebbe passare all'elettrico".
Rosberg ai microfoni di The Race ha poi aggiunto: "Per la Formula E vedo l’opportunità di coesistere, perché ci sono molte differenze quest’ultima corre nei centri urbani, e questa è già una forte attrazione, perché la F1 non ha il privilegio di gareggiare nel centro di Londra, Parigi o Hong Kong. È davvero mitico, anche perché facilita l’accesso delle persone che si trovano in città. Penso che con il tempo continuerà a crescere, convivendo naturalmente con la F1".