Lo abbiamo visto sbagliare a Imola, e rimettersi in pista (in tutti i sensi) come un vero campione. Lo abbiamo visto lottare con i denti per battere, in questo inizio di mondiale 2021, il suo peggior rivale in questi anni di egemonia assoluta: Max Verstappen. Lo abbiamo visto faticare, come da un po' di tempo non lo vedevamo fare, ma mai prima di questa sessione di qualifiche a Montecarlo lo avevamo visto così sconfitto.
Lewis Hamilton si prepara così alla gara del Principato, dopo un sabato tutto da dimenticare in cui è riuscito a ottenere solo un settimo posto, finendo largamente alle spalle del suo avversario Verstappen e del compagno di squadra Bottas.
Una situazione a cui non siamo abituati, parlando di Re Lewis, e che per una volta non riguarda incidenti, errori, o momenti degni di menzione. Per una volta, una sola volta, Lewis Hamilton è stato semplicemente mediocre. Non ha avuto problemi ma non ha brillato, non è inciampato nelle insidie di Montecarlo ma non ha dato prova delle sue abilità. Questa volta Lewis è stato solo uno dei tanti.
L'asticella sempre altissima a cui ci ha abituati ci fa sentire un po' spaesati davanti a questo settimo posto senza infamia e senza lode, arrivato a Montecarlo, dove da sempre vige la regola: solo i campioni possono fare un giro perfetto, da pole position, nel weekend del Gran Premio di Monaco.
Giro perfetto che Hamilton sa fare, e che ha fatto in passato, ma che non è arrivato in questo 2021 in cui al campione è richiesto un livello ancora più alto, un talento e una costanza che solo con la perfezione gli permetteranno di continuare (e vincere) la sfida con Verstappen.
L'olandese sogghigna: per lui un secondo posto che sa di pole in ottica mondiale, con tanti punti da portare a casa per cercare di recuperare un po' di terreno sull'avversario nella classifica piloti. A sorridere ancora di più è il padrone di casa, il monegasco Leclerc, che con miglior tempo e incidente finale focalizza su di sé, e sulla sua Ferrari, tutte le attenzioni.
Lewis torna ai box a testa bassa, un po' preoccupato e visibilmente nervoso, e solo le interviste internazionali riportano l'attenzione su di lui. Che in gara tenterà il tutto per tutto, nonostante i sorpassi impossibili del Principato, ma che per questo sabato - e in generale per tutto il weekend - non è stato il solito Hamilton. Non il protagonista, non il Re.