Addio alla città di Michael Schumacher. Proprio così. Manheim, la frazione di Kerpen che ha dato i natali al Kaiser verrà rasa al suolo. Tempo qualche mese e rimarrà poco più che un ricordo. La città ormai fantasma verrà rasa al suolo per lasciare spazio a una miniera di lignite. La notizia era già nell’aria, dal momento che il processo per la riconversione dello spazio era già partita con l’azione degli escavatori intorno, nelle zone limitrofe. Di per sé la demolizione coinvolgerà solo 12 abitanti, gli unici rimasti nel villaggio, che si vedranno dunque costretti ad abbandonare le loro case e a traslocare, non senza un appoggio economico offerto dalla compagnia elettrica RWE, protagonista di questa trasformazione. Qualche lacrima anche per la demolizione in programma di alcune tappe della vita di Schumacher. Come nel caso dell’abitazione sulla Forsthausstrasse in cui visse con la moglie Corinna prima di trasferirsi a Monaco di Baviera. O dell’ex Casa Municipale dove venne officiato il loro matrimonio.
A salvarsi, però, saranno alcuni ricordi della sua infanzia. Tra questi la pista di go-kart Erftlandring gestita da Rolf Schumacher, papà di Michael e di Ralf. E così come la casa della famiglia, da poco ristruttura dal fratello Ralf e la Chiesa di Sant’Albano e Leonardo, che rientrano in una fascia protetta da vincoli ecologici vista la vicinanza alla foresta di Hambach. Manheim rappresenta anche il periodo di gavetta di Michael, che nel paesino vicino Colonia iniziò a correre sulla pista del padre, e dove tornò, tra l’altro, anche nel 2001 per la finalissima del Mondiale kart. A riprova di questo persino la Keep Fighting Foundation rilasciò nel 2018 un’app per Android e iOS in cui, tra le tante cose, era disponibile un approfondimento proprio sugli anni del karodromo di Kerpen-Manheim. Insomma, di ricordi ce ne sono tanti e qualcosa verrà preservato. Ma la città fantasma di 12 abitanti vedrà la fine nel 2024.