Sono da poco finite le prime qualifiche dell’anno per Valentino Rossi, impegnato nel Fanatec GT World Challenge Europe sull’Enzo e Dino Ferrari di Imola. La prima, grande certezza è che il Doc non ha scelto un campionato comodo per portarsi a casa quanti più trofei possibile, ne ha scelto uno in cui fai fatica anche se hai vinto nove mondiali. Il livello degli avversari è alto, le macchine sono veloci e basta un niente per buttare via un giro. Anzi, è difficilissimo riuscire a farne uno tirando dall’inizio alla fine, specialmente se sei alla tua prima volta. È difficile trovare il ritmo perché in pista c’è sempre tanto traffico. Valentino, macchina numero 46 del Team WRT, prova a prendere le distanze da chi lo precede per fare un giro pulito, ma in più di un’occasione taglia troppo secco sul cordolo della variante alta e la macchina si scompone in uscita facendogli perdere del tempo. La macchina è nervosa e a fine qualifica chiude con il 15° tempo. È un buon risultato per tutti, per un esordiente sarebbe clamoroso, ma va da sé che quando ti chiami Valentino Rossi la gente si aspetta qualcosa in più. Il traffico, il ritmo e l’assetto: è la dura legge dell’endurance e Valentino, che tra le altre cose ha vinto anche la 8 ore di Suzuka, la conosce bene. Stavolta però è diverso, ci sono due ruote e vent’anni in più.
“Abbiamo provato a essere veloci - aveva raccontato dopo le prove libere - ma con tanto traffico in pista non è facile. Comunque è andata bene, in gara sarà tutto nuovo e credo anche divertente. Ci sono tante auto, sarà una giungla. Amo Imola perché è unica: un circuito vecchio stile e con tanti saliscendi, mi piace molto. Ho corso qui tanti anni fa con la moto, devo dire che in auto è ancora meglio”. Oggi dalle 15.00 alle 18.00 (su Sky Sport Action e sul canale YouTube dell'organizzatore) ci sarà la gara: tre ore per prendere il ritmo e tentare la rimonta, mentre a Termas de Rio Hondo, in Argentina, il fratello Luca Marini parte dalla terza casella in griglia per la MotoGP.