Quando il sangue ha smesso di bollire, Pecco Bagnaia si è presentato ai giornalisti dicendo di essere stato lui a sbagliare in quella maledetta curva del Sachsenring che gli è costata il sogno mondiale. Subito dopo la caduta, però, le sue parole erano state ben diverse e sotto accusa c’erano finite le gomme. La posteriore in particolare, con Bagnaia che, urlando nel box, aveva deto: “s’era mai vista una caduta così in MotoGP, è possibile cadere così perché ti va via il posteriore?”.
Una domanda a cui, anche se in maniera non diretta, ha voluto rispondere il responsabile di Michelin Motorsport, Piero Taramasso. Attraverso una replica anche piuttosto seccata al pilota della Ducati: “La gomma dura non lo ha aiutato? Forse non era ancora al suo meglio. Anche perché la parte destra è la più critica al Sachsenring, visto che ci sono solo tre curve, ma è il pilota che la deve sentire e che la deve gestire. Quindi è possibile, ma penso che sia stata una combinazione di fattori. Devo dire però che Pecco ci ha detto di avere un buon feeling con la gomma, anche perché al terzo giro, quello che ha preceduto l'incidente, girava in 1' 21″9, uno dei più veloci in pista. In teoria, quindi, tutto ha funzionato per il meglio”.
Michelin, quindi, non accetta di finire sul banco degli imputati. O, almeno, non accetta di finirci da sola come spesso è capitato anche nella scorsa stagione e dopo alcuni gp di quest’anno. Anche Davide Tardozzi, questa volta, ha scagionato il fornitore francese, dicendo chiaramente che l’errore al GP di Germania è stato di Pecco, ma è sembrata più una difesa d’ufficio, giusto per mettere una toppa dopo lo sfogo in diretta mondiale del pilota della Rossa.