Nel caos del pomeriggio di Spa Francorchamps molte cose sono passate inosservate, complice la fase concitata di ripartenza avvenuta dopo quasi tre ore di stop e la decisione, criticatissima, di completare due soli giri del circuito in regime di safety car al fine di poter assegnare a piloti e scuderie metà punteggio e non dover quindi annullare il Gran Premio.
Una decisione che ha scontentato i tifosi presenti, a cui molto probabilmente non verrà così rimborsato il biglietto come sarebbe invece successo in caso di annullamento, ma anche i piloti stessi, consapevoli che sul circuito non c'erano le condizioni per correre ma altrettanto convinti che la decisione di assegnare un punteggio falsato fosse completamente sbagliata.
Il problema? Queste comunicazioni tra piloti e muretto, avvenute alla ripartenza del GP, non sono state riprese in diretta - come succede invece normalmente - ma censurate da parte della FOM. Una sola comunicazione è stata trasmessa, oltre a quelle mandate in onda nelle fasi pre ripartenza, ed è stata quella di Sergio Perez: il suo era infatti un team radio pacato, favorevole alla situazione, in cui si parlava di condizioni di pista non disastrose.
E gli altri? Si parla di un Lewis Hamilton durissimo nei confronti della direzione gara, in una comunicazione ascoltata e commentata in diretta a Sky Sport F1 da Matteo Bobbi, e di Sebastian Vettel già inferocito nelle qualifiche del giorno precedente e nella fase pre gara della domenica.
Una farsa nella farsa quindi, perché se l'intera gestione della situazione - tra maltempo e decisioni discutibili - ha portato gli appassionati a definire il Gran Premio di Spa 2021 come il "peggior GP della storia della Formula 1" allora questo ennesimo tentativo di salvare la faccia non può che peggiorare la situazione, rendendo ancora più ridicolo l'intero pacchetto presentato in Belgio.