Andrea Dovizioso tornerà in pista a partire dal GP di San Marino, in programma sul circuito di Misano il 12 settembre. Se fino ad un mese fa la strada del forlivese sembrava accompagnata ad Aprilia però, l’addio di Maverick Vinales alla Yamaha ha chiaramente rimescolato le carte. A raccogliere i cocci è stato il padrone di casa, Lin Jarvis, che ha messo sotto contratto Franco Morbidelli con la squadra ufficiale e si è occupato di trovare un sostituto all’SRT di Razlan Razali. Sostituto che, ora è ufficiale, porta il nome di Andrea Dovizioso.
L’accordo, stipulato a Silverstone da Simone Battistella (manager di Andrea) e dallo stesso Lin Jarvis, prevede un contratto che - secondo la Gazzetta dello Sport - dovrebbe aggirarsi attorno ai due milioni di euro a stagione (pagati dalla Yamaha) con il Dovi che tornerà su di una Yamaha clienti dopo 9 anni dall’esperienza con il Team Tech 3 di Hervé Poncharal.
Per la prima volta poi, Dovizioso si troverà a condividere il box con Valentino Rossi: per quanto i risultati potrebbero non essere esaltanti, vedere i due italiani nella stessa squadra avrà certamente un sapore speciale. Con il ritiro di Rossi, Dovizioso verrà affiancato (ma manca ancora l’ufficialità) dal sudafricano Darryn Binder, fratello di Brad già impegnato in MotoGP con KTM. L’idea di Razali era quella di far crescere giovani piloti, ma - di necessità virtù - ha deciso di affiancare al più promettente dei suoi un veterano.
Per il Dovi si parla di una Yamaha M1 ‘Spec-B’, quindi leggermente meno competitiva rispetto a quella degli ufficiali, che dovrebbe comunque ricevere gli aggiornamenti entro un paio di gare rispetto agli altri piloti. Definiti, almeno per il momento, anche gli uomini di riferimento all’interno delle squadre: Silvano Galbusera resterà in Yamaha per lavorare con Franco Morbidelli, mentre Ramon Forcada dovrebbe mantenere il suo ruolo in Petronas per guidare le scelte di Dovizioso.