Era un Valentino Rossi pieno di ombre, quello che ieri si è presentato davanti alle telecamere. E chi l'ha visto nel post gara giura di averlo trovato piuttosto pensieroso e preoccupato. Ma come al solito Valentino ha fatto un'analisi lucida e non ha mancato di tirare frecciate (a Jorge Lorenzo e a Yamaha), di rendersi protagonista con un siparietto davanti alle telecamere di Sky (link al video sotto) con Marco Bezzecchi, suo pilota dell'Academy, e parlando del mago della pioggia Danilo Petrucci. Dai suoi pensieri, quindi, siamo risaliti al suo reale stato d'animo per capire cosa lascia dietro Valentino Rossi tutto ciò che è successo nel weekend di gara di Le Mans e quali conseguenze può portare nell'immediato futuro.
...sulla fortuna e la sfortuna
La sua gara è durata tre curve, anzi due visto che la terza è stata quella del fattaccio e a giudicare dalla faccia che aveva anche un’oretta dopo la caduta che gli è costata il ritiro, Valentino Rossi non ha dormito sonni tranquilli questa notte. Anche perché la domanda che gli è venuto da farsi è di quelle che strizzano l’occhio all’esistenzialismo: “Ma la fortuna e la sfortuna, esistono?”. Lo ha ammesso lui stesso, ieri, di essersi chiesto questo. “È un periodo – ha detto - che sono abbastanza sfortunato, perché non sono riuscito a raccogliere nemmeno un punto nelle ultime tre gare, nonostante la mia performance non fosse male, perché durante le prove sono sempre stato piuttosto competitivo. Gli errori ci sono e capitano, ma stavolta non ho davvero capito cosa sia successo. So solo che ho infilato un altro zero”. E gli zero sono ciò che fa più male nella carriera di uno che ha vinto tanto e che anche quando non ha vinto ha potuto sempre giocarsela. "Sono molto triste: cadere così alla prima curva è una cosa brutta – ha proseguito il nove volte campione del mondo - Ero partito bene ed ero già messo abbastanza bene dopo il curvone. Nella prima curva a sinistra siamo entrati tutti veramente molto tranquilli, perché le condizioni erano difficilissime anche a causa del freddo. Anche io sono entrato davvero piano, ma mi è partita dietro e sinceramente non abbiamo capito bene cosa è successo. Nei prossimi giorni ci penserò ancora di più, perché non mi sembra di avere sbagliato tanto l'approccio, nel senso che abbiamo sempre lavorato bene e siamo arrivati alla gara piuttosto competitivi. Qui bisognerebbe aprire un discorso molto lungo sull'esistenza della sfiga, che durante la mia carriera non ho mai capito se esista o meno. Ma se esiste, in questo momento sono abbastanza sfortunato".
...sul futuro, la Yamaha e Jorge Lorenzo
Sfortunato o meno, comunque, Valentino Rossi non ha smesso di pensare al futuro, tanto che nel fine settimana di Le Mans ha parlato a lungo delle problematiche che Yamaha dovrà risolvere in vista della prossima stagione, per avere una moto in grado di giocarsela sempre e con tutti. Perché la M1 non è più, di fatto, la moto da battere e il rischio che i progressi fatti dagli altri marchi possano segnare un definitivo sorpasso è concreto. Tanto che per crescere e riportare la moto di Iwata nel posto che ha occupato fino a qualche anno fa, Valentino Rossi è tornato anche a parlare di Jorge Lorenzo. “E’ un grandissimo pilota e ha una straordinaria sensibilità verso il mezzo – ha spiegato Rossi – È chiaro, quindi, che avere Jorge Lorenzo come collaudatore è molto importante. Forse questa volta, avendo girato con la moto del 2019 a Portimao, non è cambiato granchè, ma per il futuro uno come Lorenzo va sfruttato. Anche lui, però, se vuole fare il collaudatore dovrà allenarsi per non ritrovarsi a risalire in moto dopo mesi di stop, anche utilizzando un altro tipo di moto e non per forza una MotoGP”. Non c’è polemica palese nelle parole di Valentino, almeno per ora, ma una presa di coscienza oggettiva.
...sui "suoi" pilotini
Futuro, però, per Valentino Rossi non è solo quello che riguarda il suo ultimo (o penultimo) anno da pilota. Ci sono, infatti, i ragazzi dell’Academy da seguire passo passo. Tralasciando i discorsi sul futuro del VR46 Sky Racing Team in Moto3 e sul possibile approdo della truppa VR46 in MotoGP (già ampiamente affrontato), Rossi ed i suoi hanno avuto di che gioire in questo fine settimana che era cominciato malissimo. Con tanto di brutta caduta per Luca Marini in Moto2. Poi, però, le gare hanno detto tutt’altro, con Vietti che ha tagliato per primo il traguardo del GP di Francia in Moto3 e Marco Bezzecchi che è riuscito a salire sul secondo gradino del podio in Moto2, riaprendo la lotta mondiale. A proposito di Bezzecchi, il siparietto andato in onda su Sky la dice lunga sul rapporto tra gli allievi e il maestro, con Bezzecchi che addirittura ha “abbandonato” chi lo stava intervistando per discutere con il 46 della sua gara. Guarda qui come è andata.
...su Danilo Petrucci
Nelle interviste del post gara, Valentino Rossi ha poi voluto far arrivare i suoi complimenti al vincitore di giornata: Danilo Petrucci. “È stato davanti dall'inizio alla fine – ha detto, riferendosi al pilota di Terni - quindi posso solo fargli i complimenti. E' stato bravo e se lo merita in un momento difficile come quello che sta attraversando quest'anno. Petrucci va sempre molto forte a Le Mans, sia sull'asciutto che sul bagnato. È uno dei più forti in MotoGP sul bagnato e la Ducati è una moto competitiva in queste condizioni, quindi oggi ha messo insieme tutto e ha fatto una grande vittoria".