Valentino Rossi ha smesso di correre e per la MotoGP è stata una prova durissima: ascolti in calo, meno pubblico in pista e il motociclismo di nuovo in quarta di copertina nei giornali di sport. Così, a ragione, la storia ad appassionare i signori del bar è diventata quella di Marc Marquez, tornato dopo due anni di calvario per riprendersi un mondiale senza padrone. Niente da fare però, terza diplopia prima e quarta operazione poi lo hanno costretto a rinunciare ancora alle moto per un tempo indefinito. E dopo Barcellona, 9° GP di 21, ci troviamo con una lotta al mondiale praticamente conclusa addirittura prima di metà campionato. Archiviarla così presto è sbagliato, lo sa bene Aleix Espargarò che domenica ha buttato via il secondo posto per una leggerezza, ma non servono gli esperti per dire che Fabio Quartararo ha il secondo titolo (consecutivo) in tasca. Anche Enea Bastianini, dopo la caduta di domenica, si è lasciato andare ad un’alzata di spalle: “Fabio può solo perderlo”. Enea ha detto la verità, non ha fatto tattica per mettere pressione al francese.
Con la vittoria di ieri (la seconda quest’anno) Fabio Quartararo ha un totale di 147 punti in classifica, ovvero 22 più di Aleix Espargarò, 53 di Enea Bastianini e 66 di Pecco Bagnaia. I numeri ci dicono che il francese ha incamerato una media di 16 punti a Gran Premio, che di questo passo lo porterebbe a Valencia con un totale di 323. Un traguardo tutt’altro che impossibile se consideriamo che, in questa prima parte di stagione, il diavoletto in blu si è anche dovuto accontentare di alcuni piazzamenti: 9° in Qatar; 8° in Argentina; 7° ad Austin.
Per Francesco Bagnaia, forse l’unico pilota in grado di battere Quartararo in termini velocità pura, pareggiare i conti significherebbe portare a casa una media di 22 punti a Gran Premio da qui alla fine dell’anno, ovvero finire sempre a podio e quasi mai sul terzo gradino. Se i punti da recuperare erano tanti dopo la caduta a Le Mans (46) adesso se ne sono aggiunti venti. L’alternativa più credibile, al momento, è l’Aprilia con Aleix Espargarò, ma sarebbe un’impresa che entrerebbe di diritto nella stanza dei miracoli sportivi di fianco al Leicester di Claudio Ranieri: tanto bello quanto difficile.
Adesso, quando la MotoGP correrà in Germania e in Olanda, davanti al televisore ci sarà chi vede le corse per abitudine e passione. Valentino Rossi ha lasciato, Marc Marquez la guarda da casa e neanche lo spettacolo si sente troppo bene. Questo sport cambia in fretta e può ancora succedere di tutto, ma per il momento stiamo vedendo il secondo mondiale di fila vinto da Fabio Quartararo. Lui se lo merita almeno quanto l’anno scorso perché combina al meglio la velocità di Pecco alla regolarità di Aleix, il tutto con una moto che probabilmente funziona peggio delle altre due, ma a Barcellona ha ucciso il campionato. Nel 2023 le cose cambieranno ancora: Marc Marquez sarà tornato in pista, Ducati sarà tornata a provarci e Fabio Quartararo sarà il nuovo, grande fenomeno della MotoGP. A meno che non sbagli quest'anno.