“Eeee andiamoooo! Faremo storia”. Quattro parole, anzi tre, sono quelle scelte da Jorge Martín per commentare la complicatissima scelta di Ducati, che dopo il GP d’Austria ha deciso di premiare Enea Bastianini offrendogli il team ufficiale.
Jorge a inizio anno era nettamente favorito, poi si è trovato a fare i conti - assieme a tutti gli altri - con un Bastianini fuori misura, velocissimo, capace di vincere tre GP con un team al suo primo anno e la moto 2021. Non l’ha presa male, Martín, che come Enea ha firmato un contratto con lo stesso stipendio e la moto ufficiale. Ha provato a dare tutto, perdendo lucidità solo al Red Bull Ring quando Ducati si aspettava più gioco di squadra e meno individualismi. L’ha fatto, forse, perché aveva già pagato il confronto a Silverstone e - questo di sicuro - perché di mestiere fa il pilota.
Il messaggio al suo team e ai tifosi dopo aver ricevuto la notizia è stato chiarissimo: ci credo ancora e ho meno pressione addosso. Con una squadra che conosco meglio di tutte le altre posso fare qualcosa che non si è mai visto, vincendo un mondiale con la squadra privata. L’annuncio della Ducati ha fatto impazzire Enea, ma allo stesso tempo deve aver tolto di dosso chili di aspettative a Jorge: andare lì, nel team rosso, sapendo di aver perso il confronto in pista, è tutt’altra cosa rispetto all’arrivarci con i risultati. Entrambi probabilmente sanno che è stato giusto così. Dall’anno prossimo però i ruoli saranno invertiti, Martín farà il cacciatore e la Bestia dovrà correre in fretta. Anche più di quest’anno.