Novantesimo minuto era la trasmissione calcistica per eccellenza. Per oltre 30 anni è stato l’unico punto di riferimento per tutti i tifosi che, impossibilitati a vedere le partite alla televisione, si riunivano all’ora di cena davanti al piccolo schermo per vedere e commentare la giornata di serie A appena terminata. Highlights, analisi tecniche di spessore e pure momenti di intrattenimento leggero. Guardare Novantesimo Minuto la domenica sera era un vero e proprio rito liturgico. Purtroppo però, la distribuzione dei diritti televisivi e una sempre più facile accessibilità alla fruizione degli eventi ha lentamente eroso la potenza del programma, tanto da far rasentare intorno allo zero l’appeal della trasmissione. A non aiutare Novantesimo Minuto sono poi state parecchie scelte discutibili in meriti a conduttori, ospiti e opinionisti. Dopo il compianto Franco Lauro, nessuno è stato in grado di sostituirlo e anche chi era facente parte del tavolo non era proprio il massimo della telegenia. Ma fortunatamente quella musichetta è tornata a suonare grazie a Lele Adani.
L’ex calciatore si è largamente fatto spazio, prima come seconda voce di Sky e poi in veste di protagonista della Bobo TV ed è approdato in RAI nel momento in cui è considerato uno dei massimi opinionisti in circolazione. E la prima puntata lo ha dimostrato. Non solo perché è ultra competente, e non serve ribadirlo, ma perché grazie alla sua personalità buca lo schermo. “Ti entra dentro il cuore” come direbbe lui. E non importa se chi lo segue da tempo si sente ribadire praticamente il suo storico mantra “Che il calcio è della gente”. Lele Adani è probabilmente il miglior acquisto che la RAI ha fatto negli ultimi anni. A mani basse. Prima ha conquistato Sky, poi si è reinventato su Twitch ed è pure sbarcato alla Playstation con FIFA 22. Adesso è entrato nella storia del calcio, ma forse, era proprio lei che aveva bisogno di lui.
Il suo esordio è stato… con gol, tanto per rimanere in tema. Sciolto, sorridente, mai impacciato, emozionato al punto giusto. Anzi chi sembrava avere un certo senso di riverenza nei suoi confronti sembrava proprio chi sedeva su quella sedia da molti anni. Lele Adani è stato sempre interpellato su ogni questioni, è stato la spina dorsale del programma. Ed è destinato a rimanere tale. Ha messo a frutto l’enorme esperienze maturata al servizio di un programma che aveva bisogno di tanta qualità. Lele Adani è stato come Roberto Baggio al Brescia, Ronaldo all’Inter e Conte alla Juventus. Noi, purtroppo o per fortuna, tendiamo sempre a guardare oltre l’orizzonte, ad azzardare previsioni e, talvolta, sognare. Ma se dopo un paio d’ore di programma pensiamo a una cosa così grande, un motivo ci sarà. E quindi lo diciamo. Lele Adani non è soltanto un opinionista, ma un vero conduttore. E uno così non solo alzerebbe il livello del programma, ma porterebbe anche ospiti di qualità. Lele Adani dopo una giornata si è già preso Novantesimo Minuto, adesso tocca ai telespettatori goderselo.