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Liam Lawson lotta per dimostrare di essere pronto: il ritorno in F1 contro Alonso e Perez per guadagnarsi un sedile in Red Bull

  • di Luca Vaccaro Luca Vaccaro

29 ottobre 2024

Liam Lawson lotta per dimostrare di essere pronto: il ritorno in F1 contro Alonso e Perez per guadagnarsi un sedile in Red Bull
Nonostante la sedicesima posizione al traguardo, nel corso del Gp del Messico Liam Lawson ha lanciato un segnale forte e chiaro alla Red Bull, soprattutto nella lotta che lo ha visto protagonista contro Sergio Perez, proprio quando si fa il suo nome per il prossimo anno

di Luca Vaccaro Luca Vaccaro

Liam Lawson è pronto a dare battaglia e dimostrare di essere all’altezza del sedile Red Bull, proprio quando i rumours di una sua promozione ai danni di Sergio Perez si fanno sempre più insistenti. Nonostante il sedicesimo posto alla bandiera a scacchi infatti, quella di Liam è stata una prestazione che ha dato prova di grande carattere, specie quando, proprio in lotta contro Perez, non si è lasciato intimorire, anzi: prima la dura difesa, con tanto di “idiota” via radio ai danni del messicano, che nel cercare di tenere il passo all’esterno ha anche pesantemente danneggiato la sua RB20, rendendo così ancor più da incubo la propria gara di casa; poi quel dito medio quando le strade tra i due si sono nuovamente incrociate nel finale di gara, sul rettifilo principale, a testimonianza di quanto sia bollente il clima in Red Bull, soprattutto in vista della prossima stagione.

I segnali lanciati da Liam però non si sono limitati alla pista, in quanto, anche nel dopo gara, il neozelandese è stato chiarissimo, soprattutto nei confronti di Perez: “una gara sì, molto deludente, soprattutto perché avevamo un pacchetto forte questo weekend. Abbiamo provato la strategia che ha funzionato la scorsa settimana, ma oggi non è andata bene. Avevamo bisogno di aria pulita ma sfortunatamente abbiamo trascorso l'intera gara sempre in scia alle altre vetture, quindi è frustrante.” Stuzzicato poi su quanto successo con Sergio, ha aggiunto “ci siamo confrontati dopo la gara e sì, è stata una bella chiacchierata. Era ovviamente arrabbiato, ma non so dove voleva che andassi, gli ho lasciato spazio e in curva 4 ma è arrivato tardissimo al punto di corda. Avevamo appena preso un po' d'aria pulita e onestamente il nostro ritmo non era male, quindi, non mi sono limitato a togliermi di mezzo. Gli ho lasciato spazio, ma prima in curva 4 mi ha portato fuori e poi non mi ha dato spazio alla 5. Io ho cercato di reagire ed evitare la collisione, ma non avevo nessun posto dove andare, quindi è frustrante, non era mia intenzione.”

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Liam sa che il prossimo anno è ormai alle porte e che, se vorrà essere al fianco di Max e giocarsi le sue carte in Red Bull, le gare che mancano da qui al finale di stagione saranno cruciali, dovendo dimostrare di avere la stoffa, oltre che le prestazioni, per meritare la promozione: in Texas ha dato prova di essere subito veloce, proprio come fatto nelle cinque gare dello scorso anno in sostituzione di Ricciardo, mettendo in ombra Tsunoda e rendendosi protagonista di una dura battaglia contro Fernando Alonso, mentre in Messico a farne le spese è stato Perez, il quale lascia il proprio GP di casa con un sorriso più che amaro, consapevole che forse non ci sarà modo di essere in gara il prossimo anno.

All’alba di questa stagione, dopo essere partiti senza alcun cambio nelle line up, il 2024 ha regalato un mercato ricco di colpi di scena, di cui lo stesso Lawson è stato protagonista. Se è vero però che l’appetito vien mangiando, staremo a vedere se effettivamente, in vista del prossimo anno, ci sarà l’ennesima rivoluzione in griglia.

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