Le corse non sono solo piloti che scendono in pista e se le danno di santa ragione per una trentina di giri. E non sono nemmeno solo meccanici, gommisti e ingegneri che lavorano alle moto. Dietro, come è noto, c’è tanto e tanto di più. Ecco perché il canale della MotoGP ogni tanto va a ricercare personaggi che lavorano nel paddock e che per i team sono veri e propri uomini chiave. Uno di questi è Mateo Canale, cuoco del Team Petronas, che si è prestato a raccontare un po’ del suo lavoro in cucina. Anzi: nel camion adibito a cucina e che gira il mondo in occasione dei gran premi.
“La dieta – spiega – fa parte dell’allenamento stesso dei piloti. Quello dell’alimentazione è un aspetto su cui si presta la massima attenzione, cercando di coniugare le esigenze del metabolismo ai gusti delle persone e chiaramente dei piloti in particolare”. E’ lo stesso chef, insieme ai suoi collaboratori, a “fare la spesa” per i giorni dei GP, preferendo sempre l’acquisto in loco. “Variamo molto, quindi, e variano chiaramente anche i costi – ha aggiunto – in alcuni Paesi stiamo molto attenti, soprattutto nell’acquisto della carne. In Qatar e in Malesia, ad esempio”. Il riferimento, però, non è a quanto accaduto ad Andrea Iannone (o almeno non lo è esplicitamente), ma al rispetto delle religioni: “si cerca di evitare la carne di maiale”.
Canale e la sua principale collaboratrice, Chiara Agostini, si occupano di tutto ciò che riguarda l’alimentazione e quindi anche della colazione, che generalmente comincia ad essere servita intorno alle sette del mattino. “Le cene, invece, non finiscono mai prima delle 22” – racconta il cuoco. Tante ore di lavoro, dunque, che quest’anno sono state decisamente difficili, visto che il Covid ha costretto a ridurre il numero di collaboratori in cucina e che molto spesso i pasti sono stati serviti su più turni. In un fine settimana di gara si consumano più di 1500 bottiglie d’acqua e circa 1000 lattine di bibite.
E sulle abitudini? Ci sono diete personalizzate anche per altri del team che seguono diete particolari. E, su tutti, i piloti. In linea di massima si favorisce il consumo di carboitrati, per l’apporto di energia, ma non mancano i vezzi personali. Fabio Quartararo, ad esempio, è uno che mangerebbe sempre verdure e che segue una dieta vegetariana. Franco Morbidelli l’esatto opposto: “è uno molto carnivoro”. Ora spetterà a lui, dopo il passaggio di Quartararo al team ufficiale, pensare anche ai pasti di Valentino Rossi. Ma, come con tutti, è pronto ad accontentarlo.