Fausto Gresini è ricoverato per via del Covid ormai da settimane, da quel 27 dicembre in cui si è capito che la situazione era troppo grave affinché guarisse in casa. Lui che era pilota, che ha vinto le gare e che lotta ogni anno portando nel paddock il camion Gresini Racing con le sue moto e la sua esperienza. Lui che a Sepang ha fatto costruire un ricordo per Marco Simoncelli, che è pronto ad un grande progetto in seguito alla gestione di Aprilia in MotoGP. Lui, Fausto, è ricoverato al Maggiore di Bologna, dove lotta quotidianamente per tornare alle corse.
In questi giorni è il figlio Lorenzo, 25 anni, a raccontare gli sviluppi del padre al Maggiore, sia per far conoscere a tutti la situazione che per raccontare di quanto sia necessario fare attenzione al virus. Così abbiamo scambiato due parole con Lorenzo Gresini, sempre gentile e paziente anche con chi -come noi- ha bussato alla sua porta in un momento triste e complicato.
Ciao Lorenzo, oggi sei andato a Bologna a trovare Fausto.
“Si, dovevamo ancora ritirare i suoi effetti personali. Abbiamo fatto un viaggio per queste cose qui ed abbiamo approfittato per fargli un saluto”.
Come sta?
“Adesso è stazionario, non ci sono stati grossi miglioramenti negli ultimi giorni però siamo contenti perché non è neanche peggiorato. È ancora una situazione delicata, però sicuramente è più tranquilla rispetto all’inizio, quando continuava a peggiorare”.
Sei riuscito a parlarci, a dirgli qualcosa?
“Sai, con il labiale ho provato a capirlo, ma è complicato. Purtroppo essendo intubato tramite tracheotomia è difficile. Ogni tanto riusciamo a vederlo grazie ad una bolla, un sistema proposto dalla struttura. C’è chi ha detto che è stata una cosa fatta solo per noi perché siamo Gresini, ma non è così. Quando si parla di cose così delicate sarebbe meglio informarsi prima”.
Gli vogliamo bene tutti, faglielo sapere…
“Grazie. Fausto era molto emozionato quando gli ho detto che tante persone, anche tramite i social, ci hanno scritto. Lui ovviamente non vede l’ora di tornare a casa e riprendere con il mondo delle corse. È rimasto molto contento, gli ha dato molta forza il fatto che molte persone si siano interessate alla sua vicenda. Io cerco di parlare un po’, raccontargli le cose, gli dico che quando è stanco può mettere giù".
Stai facendo un grande lavoro per tenere tutti aggiornati.
“Si, mi sono interessato anche ad aggiornare i social perché credo sia importante sensibilizzare le persone su questa cosa. Non colpisce solo chi ha già difficoltà. Può colpire chiunque, bisogna stare attenti”.