L'account Instagram ne è forse l'esempio più lampante, seppur non sia l'unico. La comunicazione della Formula 1 è una macchina che funziona alla perfezione. Divertente, ironica, senza mai scadere nel banale. Offre informazioni prima di tutti, com'è giusto che sia, ma lo fa con una cura grafica ormai riconoscibile da chiunque segua la Formula 1 e con una velocità imparagonabile a qualsiasi altro media.
I video degli incidenti in gara sono disponibili pochi minuti dopo la diretta, i nomi dei vincitori già dopo qualche secondo dalla bandiera a scacchi, con tanto di illustrazione ad hoc. Vengono spesso repostati i video più divertenti dei piloti, le statistiche più assurde e i team radio del weekend.
Dietro al grande ingranaggio della loro comunicazione social - che comprende anche una pagina Facebook molto attiva e un profilo Twitter altrettanto attento - gioca un grande ruolo l'entrata in scena di Liberty Media, i famosi ricchissimi americani dall'obbiettivo chiaro: prendere la F1 di Bernie Ecclestone e renderla più Pop e accessibile.
Forse in questi anni, complice anche il Covid e i grandi cambiamenti improvvisi che ne sono derivati, non sono riusciti nella mastodontica impresa ma, sul piano dei social, ce l'hanno fatta eccome. Basti guardare la comunicazione di un qualsiasi altro sport, dalla vicina MotoGP al lontanissimo tennis tavolo, per capire che la Formula 1 rappresenta una rarità sul piano editoriale e comunicativo.
Una innovazione che in questi anni ha smosso tante realtà affini, dalle singole scuderie alle pagine di intrattenimento e meme. Così era inizialmente stata concepita WTF1, un account Instagram che pubblicava quasi esclusivamente immagini e video divertenti a tema Formula 1. La pagina, dopo anni di crescita, ha oggi raggiunto quasi 700 mila followers, con un proprio shop online, una linea riconoscibile e una serie di contenuti interessanti e originali.
Tra le scuderie invece quelle che, soprattutto quest'anno, hanno fanno impazzire i tifosi, sono Mercedes, Williams e Racing Point. In realtà il carattere ironico e canzonatorio delle scuderie è diventato un tratto caratteristico di tutte che, oltre alle comunicazioni ufficiali e gli aggiornamenti più istituzionali, mantengono una linea più divertente, con botta e risposta tra team avversari e meme autoironici.
La crescita incredibile avuta da questi account, sia in termini di audience che di qualità del prodotto, è diventata un caso e un metro di paragone per tanti altri che si occupano di questi argomenti, dalle scuderie minori alle testate giornalistiche. L'asticella si è alzata per tutti, e questo non può che fare bene alla qualità della comunicazione nel motorsport.