“Mi piacerebbe vedere Marc Marquez su una Ducati” – Loris Capirossi lo ha detto ai microfoni di Paolo Ianieri e Zoran Filicic, nell’ultima puntata di MotoG-Podcast, raccontando aneddoti della sua carriera, ma soprattutto ripercorrendo le fasi salienti del 2021 attraverso il punto di vista di uno che ha smesso di essere pilota, ma non di vivere di MotoGP. “Ho pensato che per me sarebbe dovuto bastare ad Assen – ha detto – quando sono rimasto schiacciato sotto la carena della mia moto. Lì è entrata in gioco anche la paura, che c’era anche prima, ma verso la quale c’era un approccio differente. A Valencia, alla fine, ho vissuto l’emozione più bella, perché ho corso con il numero di Marco Simoncelli sul cupolino, quella è stata la prima gara in cui ho avuto davvero la paura nel polso destro, ma voler far correre a Marco la sua ultima gara”.
Un tema, quello dell’ultima gara, che inevitabilmente riporta a Valentino Rossi. “L’ho visto tranquillo – ha aggiunto Loris Capirossi – Certo che per lui non deve essere stato facile dopo una carriera così lunga, ma m’è sembrato davvero sereno. E comunque Valentino resterà in qualche modo in MotoGP”. Lo farà con il suo team e, soprattutto, con i ragazzi dell’Academy, con Capirossi che in proposito risponde a Jorge Lorenzo: “Non è vero che non esistono più le rivalità in MotoGP. Magari non esistono le inimicizie, ma quando si gareggia c’è sempre rivalità. Prendiamo Franco Morbidelli e Pecco Bagnaia, se dovessero lottare per il mondiale non sarebbero mica così tanto amici in pista. Continuerebbero ad esserlo fuori, ma non certo in pista. Per vincere bisogna essere un po’ ignoranti, adesso è tutto molto social e magari si vede di meno, ma non è cambiato niente”.
La MotoGP, insomma, è comunque la stessa di quando lui, il giovanissimo Loris Capirossi, andava alle gare insieme al suo idolo: Fausto Gresini. Fino a diventarne compagno di squadra, fino a batterlo e fino a far nascere una amicizia che adesso s’è trasformata in un grande vuote. “E’ stato un grande uomo, una persona passionale, molto onesta e quindi anche molto diretta – ha proseguito Capirossi – E’ stato un gran pilota, un gran team manager e questo suo essere diretto a volte ha portato anche a qualche discussione, ma non trovi nessuno che ti dice male di Fausto. Tanto che Di Giannantonio e Enea Bastianini sono tornati con lui, anche se lui non c’è e c’è la sua famiglia a portare avanti il suo sogno”.
Due giovani italiani che potranno dire la loro in MotoGP, in sella alla Ducati Desmosedici e con una squadra che, nonostante la grande assenza di Fausto Gresini, è rodata e non certo nuova alle dinamiche del mondiale. Con uno dei due piloti, Enea Bastianini, che potrebbe anche regalare qualche soddisfazione grandissima: “Enea Bastianini mi ha sorpreso, è stato capace di fare bene sin da subito e il bilancio di questa stagione per lui è più che positivo se si considera che comunque non aveva una moto uguale a quella degli ufficiali”.
Perché adesso, forse più che in passato, la moto è importante, tanto che l’attuale campione del mondo, Fabio Quartararo, è stato molto chiaro con Yamaha: “E’ normale che faccia un po’ di pressione – ha spiegato Loris Capirossi – Quando vedi che sulle moto degli altri ci sono tante novità e sulla tua ce ne sono poche, cominci a spingere per poter avere quello che vuoi. La verità, però, è che le vere moto del 2022 le vedremo a Sepang e sarà quella l’occasione per capire se Yamaha si sarà allineata, accontentando Fabio Quartaro, o meno”.
Se il francese non avrà quello che vuole potrebbero aprirsi incredibili prospettive di mercato, con Loris Capirossi che, a proposito di moto e piloti, s’è anche prestato ad un gioco: riformare le coppie in base alle caratteristiche. “Francesco Bagnaia – ha concluso – è uno che guida molto pulito e quindi lo vedrei bene su una Yamaha, anche se ultimamente Pecco s’è molto adattato alla Ducati. Quanto alla Ducati, invece, non nascondo che mi piacerebbe vedere Marc Marquez su una Desmosedici. Mentre Fabio Quartararo per ora lo vedo bene dove sta, perché lui e la sua M1 sembrano aver trovato una armonia perfetta”.