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Luca Marini dopo la “storiaccia Vinales”:
sarebbe bello rivedere mio fratello con quei
colori. Ma Valentino Rossi non è d'accordo

13 agosto 2021

Luca Marini dopo la “storiaccia  Vinales”:  sarebbe bello rivedere mio fratello con quei colori. Ma Valentino Rossi non è d'accordo
Il fratello del nove volte campione del mondo ha parlato anche del suo futuro: “Non so ancora nulla, ma ho fiducia in Vale, non avrei altre opzioni di mercato se non il Team VR46”. E sulla notizia del giorno: “Non si è capito bene se Maverick e Vinales si separeranno definitivamente, ma se sarà così sarebbe romantico rivedere Valentino nel team ufficiale”, per chiudere con i suoi colori di sempre.

“Ho appreso da poco la notizia della separazione tra Yamaha e Maverick Vinales, ma non ho capito bene se si tratta di una cosa solo per questa gara o se da ora in poi ognuno prenderà la sua strada. Se così fosse sarebbe romantico rivedere Valentino nel team ufficiale. E’ una possibilità ardua, ma senz’altro bella. Non so, però, cosa ne pensa, bisognerebbe chiederlo a lui” – Sono le parole pronunciate da Luca Marini durante il tradizionale appuntamento del giovedì con i giornalisti e gli operatori dei media. Marini non è entrato, come invece hanno provato a fare altri piloti, nel merito di quella che è a tutti gli effetti una bruttissima storia, con un incrocio pesante di accuse reciproche tra Yamaha e il pilota spagnolo, ma si è limitato a guardare oltre. Buttando là una prospettiva romantica: Valentino Rossi che torna nel team ufficiale Yamaha per chiudere la carriera con i colori che ha sempre indossato, in queste poche gare che mancano a Valencia 2021, l’ultima volta in pista del Dottore in MotoGP.

Valentino Rossi, però, non è dello stesso avviso e sembra, piuttosto, intenzionato ad augurarsi che questa storiaccia venga archiviata in fretta, magari con un chiarimento tra le parti e una ripresa dei rapporti tra Maverick Vinales e Yamaha. Almeno quelli professionali. " Mi spiace molto di questa situazione da entrambe le parti – ha detto il Dottore - Vinales è un mio amico, una brava persona, Yamaha è il mio team da tanto tempo. E’ brutto per il campionato, è brutto per tutti: spero possano parlarsi e trovare un accordo per le prossime gare. Ho passato periodi difficili durante la mia lunga carriera, tre o quattro volte in cui ero disperato, non ottenevo i risultati sperati, avevo grande pressione. Volevo fermarmi, stare a casa, ne ho parlato con chi mi stava vicino, i miei amici, la mia famiglia, ma tutti mi hanno detto che non dovevo fermarmi. Se mi fossi fermato, la situazione sarebbe stata molto peggio per me. Li devo ringraziare, perché avevano ragione, se mi fossi fermato sarebbe stato un casino. E’ molto importante chi hai attorno. Ma non so cosa sia successo tra Vinales e Yamaha. Mandare fuori giri il motore? Sì, basta non cambiare marcia. C’è un limitatore, ma se stai molto a limitatore non fa bene alla moto. Sicuramente avere un compagno forte come Quartararo è difficile per tutti. Fabio ha fatto un ulteriore passo in avanti, anche più forte di quanto mi aspettassi. E Fabio oltre a essere veloce, va molto forte: non solo lui, ma anche la sua squadra ha capito come far andar bene la Yamaha. Ma Maverick è un pilota forte”.

Forte, ma destinato ad Aprilia, con il Team VR46 che, come ha spiegato lo stesso Valentino Rossi, nasce con lo scopo di offrire una opportunità in MotoGP ai piloti dell’Academy. Non ci sarà spazio, quindi, per il numero 12. E, aspettando l’ormai sempre più attesa conferenza stampa del principe saudita che attraverso Tanal dovrebbe sponsorizzare la neonata squadra, il nome certo per il Team VR46 dovrebbe essere quello di Luca Marini. Anche se il neoventiquattrenne di Tavullia dice di non sapere nulla di più di quanto si legge in giro, spiegando che in effetti non ha ancora avuto alcuna informazione ufficiale, ma anche di aver piena fiducia in Valentino Rossi: “Al momento non so nulla – ha spiegato – ma non sono preoccupato, c’è tempo. Non ho prospettive diverse dal team VR46 in MotoGP, quindi penso che il mio futuro sarà in quella struttura, ma se la stanno prendendo comoda. In effetti c’è ancora tempo e va bene così, ma è chiaro che prima mi faranno sapere e meglio sarà. Ho fiducia in Vale”.“Ho appreso da poco la notizia della separazione tra Yamaha e Maverick Vinales, ma non ho capito bene se si tratta di una cosa solo per questa gara o se da ora in poi ognuno prenderà la sua strada. Se così fosse sarebbe romantico rivedere Valentino nel team ufficiale. E’ una possibilità ardua, ma senz’altro bella. Non so, però, cosa ne pensa, bisognerebbe chiederlo a lui” – Sono le parole pronunciate da Luca Marini durante il tradizionale appuntamento del giovedì con i giornalisti e gli operatori dei media. Marini non è entrato, come invece hanno provato a fare altri piloti, nel merito di quella che è a tutti gli effetti una bruttissima storia, con un incrocio pesante di accuse reciproche tra Yamaha e il pilota spagnolo, ma si è limitato a guardare oltre. Buttando là una prospettiva romantica: Valentino Rossi che torna nel team ufficiale Yamaha per chiudere la carriera con i colori che ha sempre indossato, in queste poche gare che mancano a Valencia 2021, l’ultima volta in pista del Dottore in MotoGP.

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Valentino Rossi, però, non è dello stesso avviso e sembra, piuttosto, intenzionato ad augurarsi che questa storiaccia venga archiviata in fretta, magari con un chiarimento tra le parti e una ripresa dei rapporti tra Maverick Vinales e Yamaha. Almeno quelli professionali. " Mi spiace molto di questa situazione da entrambe le parti – ha detto il Dottore - Vinales è un mio amico, una brava persona, Yamaha è il mio team da tanto tempo. E’ brutto per il campionato, è brutto per tutti: spero possano parlarsi e trovare un accordo per le prossime gare. Ho passato periodi difficili durante la mia lunga carriera, tre o quattro volte in cui ero disperato, non ottenevo i risultati sperati, avevo grande pressione. Volevo fermarmi, stare a casa, ne ho parlato con chi mi stava vicino, i miei amici, la mia famiglia, ma tutti mi hanno detto che non dovevo fermarmi. Se mi fossi fermato, la situazione sarebbe stata molto peggio per me. Li devo ringraziare, perché avevano ragione, se mi fossi fermato sarebbe stato un casino. E’ molto importante chi hai attorno. Ma non so cosa sia successo tra Vinales e Yamaha. Mandare fuori giri il motore? Sì, basta non cambiare marcia. C’è un limitatore, ma se stai molto a limitatore non fa bene alla moto. Sicuramente avere un compagno forte come Quartararo è difficile per tutti. Fabio ha fatto un ulteriore passo in avanti, anche più forte di quanto mi aspettassi. E Fabio oltre a essere veloce, va molto forte: non solo lui, ma anche la sua squadra ha capito come far andar bene la Yamaha. Ma Maverick è un pilota forte”.

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Forte, ma destinato ad Aprilia, con il Team VR46 che, come ha spiegato lo stesso Valentino Rossi, nasce con lo scopo di offrire una opportunità in MotoGP ai piloti dell’Academy. Non ci sarà spazio, quindi, per il numero 12. E, aspettando l’ormai sempre più attesa conferenza stampa del principe saudita che attraverso Tanal dovrebbe sponsorizzare la neonata squadra, il nome certo per il Team VR46 dovrebbe essere quello di Luca Marini. Anche se il neoventiquattrenne di Tavullia dice di non sapere nulla di più di quanto si legge in giro, spiegando che in effetti non ha ancora avuto alcuna informazione ufficiale, ma anche di aver piena fiducia in Valentino Rossi: “Al momento non so nulla – ha spiegato – ma non sono preoccupato, c’è tempo. Non ho prospettive diverse dal team VR46 in MotoGP, quindi penso che il mio futuro sarà in quella struttura, ma se la stanno prendendo comoda. In effetti c’è ancora tempo e va bene così, ma è chiaro che prima mi faranno sapere e meglio sarà. Ho fiducia in Vale”.

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