Cresce l'attesa in vista delle sanzioni che verranno inflitte all'Aston Martin e alla Red Bull per l'ormai ufficiale sforamento del budget cap, a causa del quale la scuderia di Milton Keynes in particolare è finita sul banco degli imputati da un paio di settimane.
E' vero che si tratta di un'infrazione "minore" ma sette milioni di euro non sono pochi, anche nel mondo della Formula 1.
In particolare, c'è chi ha fatto notare come con quella cifra si possano fare molte cose, per la rabbia dei rivali che ora si aspettano penalizzazioni evidenti per la prossima stagione.
Tra questi figura Martin Brundle, opinionista per Sky Sports: "La cosa più assurda per me è che una violazione minore può comportare un superamento del tetto di spesa fino al cinque per cento: con sette milioni di dollari alcuni team possono tranquillamente allestire una versione-B della loro vettura. Presumo che la FIA dovrà intervenire in modo severo su violazioni del genere, ma sembra che possa trattarsi di un’ammonizione o di una multa".
"Christian Horner mi ha detto che si tratta di un problema di interpretazione su una serie di elementi: pensavano di essere sotto il tetto dei costi, ma ora alcune cose sono state incluse. A quanto pare, non si tratta del grande crimine che ci è stato dipinto da altri team principal a Singapore, quindi ora attendiamo le novità. Penso che il sistema del budget cap sia comunque brillante: ha reso questo sport migliore di quanto non lo sia mai stato. Implementare delle regole che avvicinino tutte le scuderie in termini di prestazioni è qualcosa di molto difficile da fare. Le scuderie non spendono più trecento milioni come in precedenza: fondamentalmente é stato un successo, ora si tratta di solo di prestare attenzione ai dettagli".