Per come la Mercedes aveva affrontato il cambio regolamentare delle vetture nel 2022 era quasi impossibile immaginare un giorno di vederla davanti a tutti per due gare consecutive. Anche perché il dominio della Red Bull si faceva ogni weekend più concreto, mentre gli aggiornamenti portati pian piano alla monoposto del team di Toto Wolff sembravano più inconsistenti che altro. Invece, a due anni di distanza ormai, la Mercedes brilla sulla griglia di Formula 1 e racconta di una vettura che è stata modificata, rivoluzionata e aggiornata finché non è stato trovato il suo vero potenziale, che forse è il più interessante di tutto il circus. Dalla seconda metà di questa prima parte di stagione 2024 la scuderia di Brackley ha iniziato ad essere sempre più minacciosa per Red Bull, Ferrari e McLaren, per portarsi a casa poi la prima posizione del Gran Premio d’Austria e di quello della Gran Bretagna, consecutivamente e con classe. Perché oltretutto, entrambe le vittorie non sono state ottenute in qualità di miglior vettura in pista, anzi la W15 ancora ha le sue debolezze, ma con strategie perfette e la furbizia nel saper gestire la fortuna caratteristica dei campioni.
Dopo una prima parte di stagione così radiosa, dove le vittorie a nome Mercedes sono tre - due di George Russell, in Canada e in Austria, e una di Lewis Hamilton, la più recente di Silverstone - Toto Wolff non si ferma: arrivano ancora aggiornamenti. Prima della gara a Barcellona, circa un mese fa, James Allison, il direttore tecnico della squadra, aveva già raccontato di una W15 a suo agio su tutti i circuiti che sarebbero arrivati in calendario; a due settimane dal Gran Premio di Ungheria si ascoltano infatti le parole di Toto Wolff, che è più che contento di dichiarare il lavoro svolto sulla propria monoposto e quello che verrà eseguito nel futuro recente. “Non dobbiamo farci prendere la mano” inizia l’austriaco, “ma in Ungheria e in Belgio porteremo altri aggiornamenti. A differenza degli ultimi anni, troviamo le prestazioni, le mettiamo sulla vettura ed effettivamente si traducono in gran tempi sul giro. Con la guida di James Allison abbiamo iniziato a capire i dati e a quel punto il divario con il resto della griglia ha iniziato ad avere senso”.
La cosa più interessante che racconta Toto Wolff alla fine del weekend di Silverstone è che tutta questa velocità non se la aspettavano già dall’appuntamento al Red Bull Ring, una pista dove storicamente hanno sempre faticato, ma eventualmente proprio dal GP d’Ungheria. Invece, il lavoro della squadra ha dato i suoi frutti con due tappe di anticipo, permettendo a Russell e a Hamilton di stabilirsi già in prima posizione, sia nelle sessioni di qualifica che in gara. “In Austria siamo stati fortunati - visto il contatto tra Lando Norris e Max Verstappen che ha permesso a Russell di ereditare la prima posizione - ma il passo c'era già. Non eravamo così vicini da tempo, a solo due decimi al giro” ha aggiunto il team principal della Mercedes, che nel potenziale di questo lavoro svolto adesso inizia a crederci veramente. Le tappe che mancano alla fine della stagione sono ancora tante e con il crollo prestazionale delle Ferrari, le strategie a senso unico della Red Bull che può contare solo su Max Verstappen e ha perso la maggior parte dei suoi punti fissi, e la mancanza di quel qualcosa in più della McLaren, la Mercedes potrebbe progettare in grande il finale del 2024. Se c’è una cosa chiara ad oggi quella è che adesso non li ferma più nessuno. E così, l’assalto al mondiale è sicuramente fattibile.