Molti piloti, in seguito ai test di Losail, hanno preferito rimanere in Qatar per non prendere rischi e stare con gli uomini del proprio team. Marc Marquez dal canto suo, una volta ricevuto l’ok dei medici per tornare ad allenarsi in moto, ha preso un volo privato per raggiungere Doha. L'obiettivo era quello di farsi somministrare una prima dose di vaccino Pfizer, per poi essere libero di scendere in pista già dal primo Gran Premio. I tempi di recupero infatti sembrano essersi accorciati drasticamente, tanto che prima di partire l’8 volte iridato era tornato ad allenarsi sul Circuito di Alcarras con una Bucci GP12.
Secondo quanto riportato dai colleghi di BT Sports, Marc ha anche trovato il tempo di mettere pressione ai colleghi: pare infatti che si sia presentato nella palestra dell'albergo in cui alloggiano i piloti per sfoggiare un tono muscolare decisamente rifinito. Una volta rientrato in Spagna poi, è stato il momento di guidare -come promesso- ad oltre 300 Km/h su di una moto sportiva, nello specifico una Honda RC213V-S derivata strettamente dalla MotoGP. Per la prima volta da 8 mesi a questa parte quindi, lo spagnolo si è infilato la sua tuta per lanciarsi in un circuito da mondiale, quello del Montmelò. Come a dire che lui, al netto di formalismi e annunci ufficiali, è pronto a tornare in pista. Forse non sarà per prima gara dell’anno, ma (come ci ha raccontato Carlo Pernat) sarebbe folle pensare che lo spagnolo preferirà attendere il secondo GP soltanto per prudenza.
Marc Marquez sarà sulla moto per il primo turno di prove libere di venerdì 26 marzo, è quasi una certezza. Che poi decida di affrontare il ritorno alla MotoGP con più calma, lasciando la sella della sua Honda RCV213 al collaudatore Stefan Bradl per la prima gara, resta comunque una possibilità. Lo ha detto lui stesso a Motorsport: “Non escludo di essere alla prima gara, ma non garantisco alcunché, perché in un piano di recupero ci sono sempre degli alti e bassi”.