“Con questa moto non si vince il Mondiale, questo è sicuro” - ha dichiarato subito Marc Marquez al termine della giornata di test a Valencia, dove il fenomeno di Cervera ha portato in pista il primo prototipo Honda in ottica 2023. Era un test evidentemente importante quello del Ricardo Tormo, perché Marquez – dopo la stagione più difficile della sua carriera e della storia moderna della Casa giapponese – si aspettava grandi segnali. Confidava nel fatto che il lavoro degli ultimi mesi, in cui Marc è anche tornato a gareggiare proprio per aiutare il suo team, portasse ai primi incoraggianti risultati. Invece, una volta sceso dalla sella, l’otto volte campione del mondo si è presentato davanti ai microfoni scuro in volto, preoccupato e – soprattutto – deluso. Gli sviluppi realizzati da HRC non lo hanno minimamente soddisfatto, e non è la prima volta che capita. Una situazione, quella nel box Honda numero 93, che comincia a ricordare gli ultimi anni di convivenza tra Valentino Rossi e Yamaha, quando il 46 chiedeva grandi cambiamenti e puntualmente le sue aspettative venivano deluse. Inoltre – per motivi non anagrafici ma fisici - proprio come Valentino all’epoca anche Marc adesso sente di non avere più tanto tempo per vincere davanti a sé. Una componente che acutizza impazienza e nervosismi.
Oscar Haro, ex direttore sportivo del Team LCR Honda con esperienza trentennale nel paddock della MotoGP, ha espresso il suo interessante punto di vista nel corso di una recente intervista, riportata dai colleghi spagnoli di Motosan: “La prima sorpresa che ho avuto dopo aver lavorato per così tanti anni con la Honda è vedere Marc Márquez parlare della Honda in quel modo. Non è normale parlare così alla stampa, se lo fa vuol dire che è molto incazzato. C'è una modalità con cui i piloti devono andare a parlare con la stampa, in Honda di solito il pilota ha qualcuno come Alberto Puig che ti dice più o meno quello che devi dire. È evidente come Marc sia incazzato e gli importi molto poco di quello che può dirgli la Honda. Perché normalmente non si vede un pilota della Honda parlare così male della moto. Io ho molta fiducia nella Honda perché la conosco. Ma ho sempre detto che la prima soluzione sia per Honda (che per Yamaha e Suzuki) sarebbe portare HRC in Europa, perché in Europa il processo è molto più veloce. A fine 2022 hanno testato una moto che non funziona. Marc farà la stagione 2023 e a metà della stagione 2023 deciderà cosa fare nel 2024. Penso che per rispetto di HRC resterà anche nel 2024. Però ti dico che per Honda la situazione è molto difficile perché basta guarda cosa ha fatto Mir nei test e cosa ha fatto Rins. Entrambi in difficoltà, tanto che Alex non ha nemmeno provato la moto 2023. Marquez sa che la sua carriera sportiva è di 4 o 5 anni, non di più”.