L’annuncio ufficiale è arrivato, come di consueto, nel martedì di gara in una mail inviata da Dorna: tra gli eventi che apriranno al GP e quelli che ne faranno da contorno c’è anche la lista dei piloti presenti in conferenza stampa. Normalmente se ne fanno due, una alle 17 con i primi tre piloti in classifica e una mezz’ora più tardi, in cui invece a parlare sono piloti al centro dell’attenzione per qualche motivo (una bella gara, voci di mercato, rientri dall’infortunio). Stavolta, la prima quest’anno, le conferenze saranno tre, di cui una dedicata esclusivamente a Marc Marquez.
Il suo addio ad HRC con un anno d’anticipo ha scosso il mercato, la Honda e Dorna. Mentre i costruttori si trovano a dover fare i conti con nuove regole - ovvero col fatto che i contratti possono essere aggirati - Honda deve ricostruire. Dorna invece, che da questa situazione guadagnerà pubblico e spettacolo, si è trovata con un problema che non pensava di avere: fino al mese scorso le parole di Carmelo Ezpeleta erano legge per tutti, dai piloti alle aziende. KTM e Red Bull vogliono fare un altro team per Pedro Acosta e Marc Marquez? No, Marquez ci serve alla Honda. Che poi è per questo che in molti non hanno creduto all’addio dello spagnolo finché la cosa non è stata ufficializzata: puoi andare contro alla Honda, rinunciare i soldi e rischiare per un anno, ma Ezpeleta non te lo lascerà fare. Evidentemente però, Marc Marquez risponde soltanto a sé stesso anche quando di fronte si trova il numero uno di Dorna.
I grandi capi della MotoGP avranno fatto spallucce, pronti a riprendersi tutto quello che Marc Marquez ha tolto loro, ovvero l’ultimo rimasuglio di equilibrio in questo campionato, e sfruttarlo a proprio vantaggio. Ecco quindi che giovedì, prima del GP d’Indonesia, Marc Marquez risponderà a mezz’ora di domande, tra cui le nostre, in un primo show per il pubblico pagante. Dovrà parlare della sua squadra, costretta a lasciarlo andare via, ma anche dei giapponesi che quel contratto di quattro anni lo avevano fatto (e onorato anche senza che Marc scendesse in pista) in segno di rispetto e ammirazione. Potrebbe arrivare anche alle lacrime come quel giorno in cui gli fu chiesto, in conferenza stampa, se si era trasferito ad Andorra dalla sua Cervera per non pagare le tasse. E, certo, parlerà del suo sogno di vincere il 9° titolo mondiale, della strada per arrivarci, delle rinunce che si è trovato costretto a fare. Parlerà forse del Team Gresini e delle parole del fratello Alex, del momento in cui ha deciso di andarsene. Poi tornerà nel box, dove sarà difficilissimo stare fino alla fine dell’anno.