Sul podio se la cantava con gli occhi mezzi chiusi e i riccioli incasinati, con quell’aria lì che ha il Bez da eterno sfasato che sembra trovarsi dove si trova sempre e solo per caso. Invece sul gradino più alto del podio c’è salito per la seconda volta in sole cinque gare di questa stagione 2023 e il caso non c’entra proprio niente. Marco Bezzecchi ha vinto da campione, non per la fuga in solitaria, ma per come ha gestito non solo ogni singolo giro del GP di Francia, ma l’intero fine settimana.
Per il pilota romagnolo, infatti, non s’era messa subito bene e, anzi, le premesse sembravano quelle di uno di quei fine settimana in cui gira un po’ tutto per traverso. Eppure, come ha raccontato proprio il Bez, le sensazioni sulla moto erano buone, nonostante i risultati non arrivassero in prova e in qualifica e nonostante una Sprint non all’altezza delle aspettative. Quando sei giovane e stai lì da poco può bastare per buttarsi giù, per tirare un attimo i freni e dire che ok, non deve andare sempre tutto bene per forza. Marco Bezzecchi non lo ha fatto e, anzi, ha avuto pure l’umiltà di chiedere aiuto. Che poi è la stessa umiltà che, nelle primissime dichiarazioni dopo la bandiera a scacchi, gli ha fatto immediatamente dire due grazie, svelando i nomi di quelli che l’hanno aiutato (oltre la sua squadra, ovviamente).
“Di diverso, rispetto a ieri, c’ero probabilmente io. Oggi, però, sono riuscito a partire più avanti e quindi mi sono sentito subito meglio, la moto era perfetta – ha spiegato – Devo dire grazie a Gigi Dall’Igna, che mi aveva visto un po’ giù e ha voluto spendere qualche parola in più per me. Abbiamo parlato e anche i due uomini Ducati nel mio box sono stati meravigliosi. E poi devo dire grazie a Valentino Rossi, perché ci siamo sentiti tanto, anche per messaggi, e mi ha dato dei consigli su come partire meglio e provare a stare da subito un po’ più avanti”. Due consiglieri che possono permettersi in pochi, quindi, e una motivazione in più di tutti gli altri. Una motivazione tipicamente alla Bez, da “sboroni si nasce” come sta scritto sul codino della sua Desmosedici: “Non ne potevo più di questi baffi, non mi piacciono proprio0.Finalmente la scommessa è finita, non vedo l’ora di tagliarli, non so se al box c’è già chi è pronto con il rasoio, ma io non ho problemi a tagliarmeli da solo, basta che non mi tocca vederli ancora”. Il riferimento, come è noto, è alla scommessa fatta con quelli della sua squadra: lasciarsi crescere i baffi fino a quando non sarebbe arrivata una seconda vittoria.
La motivazione di farsi un baffo, verrebbe da dire, per liquidarla con una battuta. Anche se la vera motivazione in più, quella di cuore tutto moto e Bezzecchi, l’ha svelata la mamma del Bez. Confessando, senza rendersene pienamente conto, che Marco questa mattina se la sentiva tutta e assaporava quel gusto lì che tutti i piloti raccontano di sentirsi in bocca quando poi vincono davvero. “Questa mattina – ha raccontato la mamma del Bez – Marco, nel farmi gli auguri per la Festa della Mamma, mi ha detto ‘oggi mamma ti faccio un bel regalo’. E me lo ha fatto veramente”. Veramente, in solitaria come fanno i campioni veri, con una lucidità disarmante anche quando c’è stato da scontare una penalià e… con i baffi, pur di tagliarli!