Marc Marquez arriva al GP di Germania con un casco speciale e dolci ricordi. Il Sachsenring non piace a molti - che lo considerano troppo stretto e tortuoso - ma lo spagnolo ci ha vinto per 10 volte e non potrebbe chiedere di meglio. È il suo circuito, ancora più di Austin dove nel 2019 ha concluso la gara con una caduta. In conferenza stampa Fabio Quartararo, Pecco Bagnaia e Johann Zarco lo hanno dato per favorito e lui, per non smentirli, ha chiuso al primo posto le prime libere, merito di un 1.21’660 a cui sono seguiti una ventina di giri veloci. Ma, tutto sommato, i problemi suoi e della Honda non sembrano essersi del tutto risolti con gli 87 giri di test al Montmelò. Ora la moto ha alette più ampie e basse, in stile Yamaha, ed anche il telaio è diverso rispetto ad inizio stagione, quando aveva delle sezioni in carbonio.
“È vero che penso che non avrò limitazioni fisiche - ha spiegato Marc - anche perché sono prevalentemente curve a sinistra. In alcune a destra sento un po’ il limite, ma qui penso che sarà il primo weekend in cui guiderò senza limitazioni fisiche: vediamo dove posso arrivare, non mi sento pronto per lottare per il podio, ma sono pronto a lottare con quelli che stanno davanti”.
A giudicare dalle parole dello spagnolo quindi, a separarlo da una vittoria (o da un podio) non sono le sua condizioni fisiche, ma il risultato di un pacchetto moto/pilota ben lontano dall’essere perfetto. Il che ci ricorda quanto la MotoGP di oggi sia complicata e selettiva.
Marquez: “Al Sachsenring non avrò limitazioni fisiche, ma non sono da podio”. La strada, quindi, è ancora lunga
Marc Marquez ha spiegato che al Sachsenring, dove ha già 10 vittorie, non avrà limitazioni fisiche. Ma allo stesso tempo ha puntualizzato che non è pronto a lottare per salire sul podio. Il che, al netto dell’entusiasmo, spiega che lo spagnolo è ben lontano dalla guarigione nonostante il primo tempo nelle FP1