L’arrivo di Massimo Rivola come amministratore delegato di Aprilia Racing nel 2019 è stato un grosso passo in avanti per Noale: un investimento concreto per dire a tutti - in primis a chi lavorava alla MotoGP - che l'intenzione era quella di fare sul serio. Rivola ha gestito la squadra e, al contempo, Romano Albesiano è tornato a concentrarsi sulla parte tecnica, sviluppando una moto che domenica, in Argentina, si è definitivamente imposta nella massima categoria delle due ruote. “Ho avuto la fortuna di riuscire a convincere le persone giuste in quel momento a venire in Aprilia - ha raccontato Rivola a Speedweek -, hanno creduto nel progetto con me e ha funzionato. È sempre una combinazione di lavoro e fede. La magia arriva gradualmente, perché quando fai progressi le persone solo sempre più motivate e tu credi sempre di più nel successo”.
Poi spiega che, nonostante ad Aprilia manchi ancora un 2° posto per perdere le concessioni, vincere in Argentina non è stata la situazione ideale: “Non ci aspettavamo di poter vincere così presto nella stagione. È un problema perché ora le aspettative sono molto più alte. Riuscire a far fronte alle aspettative è una grande arte”. Ad ogni modo, Austin non è esattamente il circuito ideale per l’Aprilia, anzi: “Purtroppo ora arriviamo alla pista peggiore per noi. Aleix è caduto cinque volte ad Austin nel 2021. Sarà un buon test perché non è male venire su una pista che non ci soddisfa dopo una grande vittoria, potremo imparare molto. Fondamentalmente, ora dobbiamo dimostrare che possiamo ripetere questa performance. Non è davvero facile perché i piloti e le moto sono molto vicini tra loro".
Poi l'a.d. di Aprilia parla anche della squadra, di cosa aspettarsi da Maverick Vinales e dei progetti futuri di Aprilia: “Aleix si merita questa vittoria e non credo ci sia un pilota più veloce di lui su un'Aprilia. Maverick è molto talentuoso e per lui Aleix è il riferimento perfetto. In futuro Maverick spingerà il suo compagno di squadra a successi ancora maggiori, non è ancora pronto, ma a metà stagione Maverick potrebbe esserci. Questo è anche il nostro obiettivo. Mi è stato chiaro fin dall'inizio che nei prossimi dieci anni saremo al via con Aleix e Maverick - ha scherzato Rivola - Aleix dice di essere vecchio, ma è più bravo che mai. Con il modo in cui si allena e la sua mentalità, sarà in grado di essere veloce per molti anni ancora”.
Infine, quando gli viene chiesta una previsione, Rivola indica Pecco Bagnaia: “Penso che la Ducati diventerà più forte e Pecco ci sorprenderà tutti presto. Anche il fatto che in Argentina si sia corso solo per due giorni in qualche modo ha aiutato. Aleix ha avuto fin dall'inizio il feeling con la moto e non abbiamo dovuto cambiare troppo l’assetto. Poteva concentrarsi completamente sul suo stile di guida. Il formato del weekend è stato molto buono per noi", ha concluso.