Max Biaggi ha vinto sei titoli mondiali con Aprilia, quattro nella 250 del motomondiale e due con la RSV4 in Superbike. Ecco perché il fuoriclasse romano non ha mai lasciato gli uomini di Noale ed è anche a 50 anni, parte della famiglia Aprilia: per loro sviluppa le moto di serie, si presenta agli eventi, porta gli appassionati in pista. E non è difficile immaginare quanto, per Biaggi, sia stato bello vedere Aleix Espargarò portare alla vittoria la RS-GP in Argentina. Una vittoria nell’aria dal sabato, quando lo spagnolo si è imposto nelle libere prima e nelle qualifiche poi: pole position, poi giro veloce e poi ancora vittoria sulla Ducati di Jorge Martin che molti vedono come la miglior moto in griglia. Non domenica scorsa comunque, non a Termas de Rio Hondo. E oggi, per una settimana almeno, l’Aprilia è in testa al mondiale: “È stata una giornata fantastica - racconta Biaggi sui suoi canali social - La prima vittoria di Aprilia in MotoGP è una giornata memorabile per tanti di voi e soprattutto per me. Aprilia mi ha dato tanto, visto che con questo marchio ho vissuto le emozioni più belle della mia vita sportiva. È un marchio sinonimo di vittorie, tecnologia, umiltà e concretezza, e domenica gli uomini di Noale hanno ribadito al mondo il loro DNA vincente. È da sempre così, ed ogni volta che Aprilia ha scelto di mettersi in gioco, ha combattuto con i più grandi marchi di motociclismo del mondo con umiltà e professionalità, riuscendo sempre a vincere. È stato così nell’era dei motori a 2 tempi, è stato così in Superbike e ora in MotoGP la storia si ripete”.
Biaggi ha ragione: Aprilia ci ha sempre messo tutto, lavorando a testa bassa anche quando i risultati erano lontanissimi e i piloti sputavano veleno nel box. Ma domenica le cose sono andate diversamente e dopo il podio di Silverstone lo scorso anno è lecito pensare che a Noale non abbiano ancora finito di stupire. Il Corsaro racconta così la gara: “Aleix è stato impeccabile in qualifica, quando ha conquistato la pole ed in gara ha convinto tutti con una prestazione maiuscola. Negli ultimi giri non vi nego che ho sofferto tantissimo nel vederlo in testa, con Jorge che spingeva per superarlo. Aleix in quel momento aveva sulle sue spalle la responsabilità della sua prima vittoria e di quella dell’Aprilia in MotoGP. Credetemi non è per nulla facile, visto anche la tanta la fiducia che un’intera azienda ripone in te. Poi nel vederlo riprendere il vantaggio, dopo un piccolo errore, ho capito che quello era il giorno di Aleix e dell’Aprilia e nessuno avrebbe potuto togliergli quello che entrambi hanno ampiamente meritato. È stato un gran giorno e vedere quella moto nera sul gradino più alto del podio, mi ha dato una gioia immensa. Grande Aprilia e grande Aleix!”, conclude. Ma poi ci scherza su: "PS: Aleix ora puoi dirlo che ti ho dato il setup per la gara!”. Ora c’è il Texas, staremo a vedere.