Mattia Pasini è un pilota velocissimo, ma anche a raccontare le corse non ha nulla da invidiare ai più bravi. Lo abbiamo contattato per sapere la sua sulla prima metà di questa MotoGP 2021, dai favoriti al titolo ai movimenti di mercato. Mattia, che passa buona parte delle sue giornate in palestra aspettando l’occasione giusta per tornare in moto, non si è risparmiato.
Ciao Mattia! Siamo al giro di boa, cosa ti ha colpito della prima metà della stagione?
“In questa prima metà ho visto un Quartararo fino ad ora molto costante e concreto nel suo metodo di lavoro. Poi una Ducati rinata per quanto riguarda il parco piloti, quest’anno c’è stato un bel passo in avanti. Mi azzardo a dire che è la moto più competitiva in griglia, anche se per varie vicissitudini credo non abbiano sfruttato a pieno il potenziale della Desmosedici. Nella seconda parte di stagione mi aspetto moltissimo da Bagnaia, anche perché senz’ombra di dubbio è ancora in corsa per il titolo”.
Guardando la classifica, dopo le Ducati c’è una Suzuki.
"Suzuki e Mir li vedo un po’ in difesa, a volte sotto le aspettative. Joan ha sempre portato a casa il risultato, anche quando non era del tutto a posto. Adesso ha chiuso l’ultima gara ad Assen con un podio, ma da campione del mondo secondo me è ancora poco. Rins invece come al solito è molto veloce, ma è un grandissimo sprecone".
Poi?
“Franco Morbidelli. È sempre protagonista quando il motore conta un po’ meno, secondo me quest’anno il suo talento è un po’ appannato dalle condizioni tecniche. Ho visto una bella crescita di Aprilia, anche se secondo me avrebbero bisogno di un top rider per scoprire il vero livello della moto”.
Eravamo pronti ad una lunga pausa estiva, invece il mercato ha movimentato tutto.
“È molto più complicato e in fermento di quanto si possa pensare. Secondo me ci saranno dei bei colpi di scena sul mercato della MotoGP. Io qualcosa la so, ma non te la dico. Ci saranno dei belli scuotimenti, perché la notizia di Vinales ha rimesso tutto in discussione”.
Non è impossibile vedere un Marco Bezzecchi in Petronas?
“Non lo so. Però secondo me è ancora tutto molto aperto. Ci sono molti posti vacanti e secondo me anche qualche pilota che è già sotto contratto in MotoGP potrebbe cambiare casacca. Potrebbe essere, non lo possiamo escludere”.
Pare che Maverick andrà in Aprilia e Franco correrà con la Yamaha Factory…
“Se parliamo di meritocrazia, cosa che ultimamente nel motomondiale si vede un po’ meno, Franco meriterebbe sicuramente la moto ufficiale dopo quello che gli hanno fatto passare quest’anno. Da vice campione del mondo correre con la peggior Yamaha del lotto è veramente una cosa ingiusta e frustrante. Comunque, nonostante questo, lui ce la sta mettendo tutta. Poi ecco, con lo stipendio che non danno a Vinales possono permettersi diverse cose. Quindi vedremo, io tifo Morbidelli”.
Magari con tutti questi movimenti in MotoGP una sella in Moto2 si potrebbe anche liberare… Tu ci andresti? Sarebbe bello rivederti in pista.
“Si, di corsa! Mi sento di non aver ancora chiuso il mio capitolo Moto2. Mi tengo pronto e sto continuando a lavorare per potermi giocare il titolo. Poi le variabili sono molte, come dicevo prima spesso non c’è soltanto la meritocrazia. Io ci credo e non mollo. Tifate anche voi per me”.
Cosa vorresti vedere in questa seconda metà di stagione che ti è mancata nella prima?
“Vorrei vedere un Pecco che porta a casa i risultati che secondo me gli spettano, perché comunque sai… Ha avuto anche un po’ di sfortuna, penso alla bandiera gialla in qualifica che lo ha fatto partire dietro, o alla scivolata al Mugello. Secondo me era poco concentrato per la tragedia di sabato che è stata comunicata poco prima della MotoGP. Lì poteva essere una prima vittoria, ma nella seconda metà di stagione me lo aspetto veramente protagonista. E mi aspetto un Valentino che torna a lottare nel gruppo di testa, o per lo meno nella top 5. Poi cosa mi aspetto? Boh, di trovare un posto per il prossimo anno”.
Pensi che ci siano delle possibilità che Valentino vada in Ducati?
“Non so niente, non - so - niente! Però certo, su di una Ducati andrebbe forte”.